Il tasso di usura per prestiti, mutui, leasing e finanziamenti vari (anche lo scoperto in conto corrente) è un tema molto discusso, soprattutto dopo che l'Arbitro Bancario Finanziario ha emesso una sentenza importante sull'usura sopravvenuta che afferma come l'aumento degli interessi dopo la firma del contratto, se porta oltre la soglia di usura non è legittimo e va rimborsata la spesa in più al consumatore (cfr l'articolo Sentenza Abf soglie usura). Ecco allora una guida su come gestire simili situazioni, redatta grazie alle indicazioni degli esperti di Plus 24-Il Sole 24 Ore.

Quando è tasso di usura? Usura sopravvenuta e usura preventiva o originaria

Un tasso di interesse di un prestito, di un mutuo, di qualsiasi tipologia di finanziamento, può superare la soglia di usura in seguito alla stipula, quando era legittimo, come del resto può essere un tasso usurario fin da subito anche se sembra legale: differenza tra usura sopravvenuta e usura preventiva.

Come detto da Giuseppe Romano di Consultique, l'usura preventiva c'è quando il Taeg del finanziamento supera il tasso soglia in vigore al momento della stipula del contratto (per quelli in vigore nel primo trimestre 2014: Soglie tassi usura); ciò vale anche per l'eventuale tasso di mora perchè "si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, quindi anche a titolo di interessi moratori" (sentenza Corte Costituzionale 25 febbraio 2002 e DL 394-2000).

Ovviamente un contratto che prevede tassi usurari è nullo.

Usura sopravvenuta invece è rilevabile se i tassi di interesse superano la soglia di usura in un qualsiasi momento successivo alla stipula del contratto, anche nel caso che i tassi di usura stabiliti da Bankitalia si abbassino a causa di mutate condizioni di mercato.

Vale anche per i mutui a tasso fisso.

In tali situazioni, stabilisce l'Abf, non si può far pagare al consumatore più del limite massimo dei tassi di usura in vigore al momento, ed ogni volta che vengono modificati da Bankitalia (ogni trimestre) occorre ri-adattare la situazione. Per verificare quali sono i tassi usurari ora in vigore: Tassi usurari primo trimestre 2014.

Chi ha pagato di più ha il diritto di farsi rimborsare, dice l'Abf nella sentenza del 10 gennaio 2014, ma sulla questione c'è ancora una certa differenza con la posizione di Bankitalia: meglio monitorare la situazione.

Ma una cosa è comunque certa: non vi dovete fidare assolutamente di chi vi chiede uno sproposito di soldi proponendosi come esperto in materia di usura in grado di darvi pareri legali e addirittura di farvi avere rimborsi da banche e finanziarie!