Niente sconti agli automobilisti virtuosi. Nella riunione dei capigruppo di maggioranza, prevale la decisione di stralciare l'articolo 8 dal decreto Destinazione Italia. Secondo alcune indiscrezioni filtrate dalla Presidenza del Consiglio e riportate dall'agenzia ANSA, il motivo è prettamente politico. Lo stralcio dell'articolo sull'RC auto ha permesso di superare le difficoltà che si frapponevano all'approvazione del decreto.

Atto di giustizia o occasione mancata?

Le reazioni sono contrastanti. Secondo Marco Di Stefano, parlamentare Pd e membro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, lo stralcio dell'articolo 8 è un atto di giustizia nei confronti di quelle associazioni che tutelano le vittime della strada, nei confronti dei consumatori e delle piccole e medie imprese che lavorano nel settore delle riparazioni auto.

Opposto il parere di Lamberto Santini dell'Associazione per la Difesa e l'Orientamento dei Consumatori. Secondo ADOC, lo stralcio del passaggio sull'RC auto ha tradito le aspettativa di milioni di consumatori. In particolare la norma contestata prevedeva la possibilità di installare a bordo della propria vettura una scatola nera, che avrebbe portato ad uno sconto delle tariffe pari del 7%. Non solo ma le norme previste, avrebbero consentito di risolvere l'annoso problema dei veicoli fantasma, circa 4 milioni di veicoli che circolano per le strade senza regolare RC auto. Il problema riguarda anche le auto immatricolate all'estero, che non pagano bollo auto, né assicurazione e non sono soggette al ritiro della patente o alla sottrazione di punti, se non in caso di contestazione immediata, passando impunemente sotto telecamere, tutor, e autovelox.

In Italia l'RC auto è obbligatoria, e i costi sono orami fuori controllo, con più 27% in più della media europea, circa l'80% in più rispetto a Germania e Spagna; una situazione da risolvere, tutti concordano, ma il vero problema è capire come.