E' la nuova frontiera dell'informazione e della tecnologia, se ne discute da un anno circa e non sempre in modo favorevole, anzi in questo caso sono molte le critiche indirizzate al nuovo gadget di Google. Per ora questi occhiali tecnologici sono utilizzati dai Vip, anche detti in questo ambito preciso, explorer, i quali stanno testando questi occhiali forse non proprio in modo corretto, dato che Google ha pubblicato una sorta di guida, o istruzioni per gli attuali utilizzatori di alto livello.

Dalle indiscrezioni sembra che uno degli usi impropri più frequenti sia quello di fotografare persone a loro insaputa, oppure leggere in posizioni curiose come fissare un punto preciso per molto tempo in luogo pubblico, con le ovvie ripercussioni sui passanti, oppure gesticolare in modo inappropriato mentre si legge o si sta utilizzando gli occhiali in qualche applicazione, secondo Google questi atteggiamenti un po' fuori controllo fanno perdere il valore che rappresenta questo strumento tecnologico, creando una cattiva immagine e quindi sminuirlo al punto da non essere ben apprezzato dai futuri glass-man.

Altro appunto comportamentale che Google ha fatto agli explorer riguarda proprio il rapporto tra explorer e curiosi. Molte persone incontrandoli e riconoscendo gli occhiali, li fermano e voglio vedere da vicino questo apparecchio, insomma la cosa più normale del mondo, chiedono informazioni e qualcuno addirittura chiede anche di provarli. In molti casi questi Vip esploratori sono stati scortesi se non addirittura maleducati, hanno spesso ignorato i curiosi e si sono mostrati infastiditi dalle domande o dalla semplice attenzione verso gli occhiali.

Google in questo caso ha provveduto a fare una sorta di decalogo comportamentale, dove si spiega in parte che è lecito da parte delle persone chiedere informazioni e fare domande, gli explorer devono in questi casi mostrarsi ben disposti e disponibili, del resto questo test è fatto anche per valutare l'interesse del pubblico per i Glass, non solo per testarli.

Questo avrebbero potuto farlo ovunque senza problemi: testare tra la gente un prodotto significa anche coinvolgerla, ed è questo che vuole Google, i Vip poco pazienti forse farebbero meglio a testare altro.