Non tutti sanno che lo Stato italiano applica le accise sulla benzina fin dalla guerra di Abissinia del 1935. Le ultime accise sono scattate l'8 giugno 2012, dopo il terremoto avvenuto in Emilia. La benzina italiana è la più cara al mondo e lo Stato, quando si trova in difficoltà,aumenta le accise sui carburanti.

Gli italiani sono chiamati spesso a contribuire a causa dell'aumento delle accise, specialmente ogniqualvolta succede qualche disastroso evento come terremoti, guerre, alluvioni o in seguito a crisi economiche. A tutti gli aumenti delle accise, va aggiunta l'imposta di fabbricazione sui carburanti, per cui il totale finale ammonta a 72,42 centesimi per litro per la benzina senza piombo e 61,32 centesimi per il gasolio.

A questi importi va poi aggiunta l'Iva del 22% per cui si ottiene un importo di 88,35 centesimi per quanto riguarda la benzina senza piombo e 74,81 centesimi per il gasolio.

In sostanza, le accise su un litro di benzina risultano essere di 1,711 euro e 1,449 per il gasolio, oltre naturalmente ai costi di produzione e ai costi per la vendita al dettaglio che arrivano alla soglia dei due euro al litro per la benzina verde. Purtroppo, le accise vengono applicate anche sul gas metano, con aliquote distinte che si basano sui consumi e sulla tipologia civile o industriale dell'immobile e anche sulla regione di residenza.

Secondo quanto afferma l'AEEG ( Autorità per l'energia elettrica e il gas) le imposte in una normale bolletta ammontano a circa il 35% del totale descritto in fattura e circa il 17% per quanto riguarda le accise.