L'autorevole Istituto di Statistica Britannico Centre for Economic and Business Research (Cebr) ha in questi giorni diffuso una sua previsione sul futuro delle economie dei Paesi più in vista, concentrandosi in particolare su quello che potrà accadere da qui al 2030.

Ebbene, per quel che riguarda l'Europa, nell'arco di quindici anni, la Gran Bretagna sorpasserà Germania e Francia ed occuperà il ruolo di maggiore economia europea, favorita dall'indipendenza economica dall'eurozona, da un regime fiscale leggero e dalla continua e costante crescita della popolazione, fattori che faranno salire il Pil britannico dagli attuali 1.590 miliardi a 2.640 miliardi di sterline nel corso dei prossimi tre lustri.

L'Istituto, nel suo annuale studio circa l'andamento delle principali economie mondiali, rileva che il Pil della Germania continuerà sì a crescere nei prossimi quindici anni, ma ad un ritmo più lento di quello britannico e passerà dagli attuali 2.200 miliardi a 2.690 miliardi di sterline, frenato dalla debolezza dell'euro, dalle incertezze riguardanti l'eurozona e dall'invecchiamento della popolazione, ostacoli insuperabili, che provocheranno appunto il sorpasso.

Il superamento dell'economia francese da parte di quella britannica avverrà addirittura molto prima, a breve, entro il 2018. La Francia, che attualmente occupa la quinta posizione nella classifica delle economie globali, nell'arco dei prossimi tre lustri, uscirà addirittura dalle prime dieci posizioni, rallentata da una crescita troppo debole e frenata da un regime fiscale fortemente punitivo.

Dunque, da qui al 2030, vedremo la Gran Bretagna, economicamente svincolata dalla UE, issarsi a seconda potenza economica occidentale dopo gli Stati Uniti, favorita proprio dal fatto di essere meno vulnerabile nei confronti dei problemi economici, che soffocano il rilancio e il decollo dell'eurozona.

Che conclusione si può trarre da tutto ciò, se non che l'unione economica e monetaria dei paesi europei, anzichè fare da traino e far decollare l'economia europea, la sta frenando e soffocando? Se l'Europa vuole sfuggire all'inevitabile default, deve modificare al più presto i vigenti Trattati Economici e Monetari, prima che sia troppo tardi.