Nell'ultima settimana si sono susseguiti, uno via l'altro, una serie di annunci di progetti altamente innovativi.

In tal senso è stato il colosso dell'e-commerce, Amazon, a fare da apripista col lancio del progetto chiamato Amazon PrimeAir, che prevede la consegna ai clienti dei prodotti acquistati entro mezz'ora dall'ordine, mediante l'utilizzo di droni volanti, delle sorte di aeroplani in grado di consegnare la merce direttamente presso il domicilio del cliente. Un concetto, questo, che è apparso fin troppo futuristico ai più, quasi al limite dell'irrealizzabile.

Il progetto pare, invece, essere fattibilissimo; vieppiù che, ad oggi, diversi paesi al mondo utilizzano questa tecnologia, uno tra questi è la Cina.

Ma, a quanto pare, Amazon non è l'unica società a portare avanti questo progetto dato che anche UPS ha affermato, appena il giorno seguente, di perseguirne uno molto simile.

Ma non è finita. Appena un paio di giorni dopo è la volta di Google che ha affermato di star progettando addirittura dei robot che sarebbero in grado di viaggiare a bordo di automobili senza pilota, per effettuare delle consegne in qualità di postini. Due innovazioni ai limiti dell'immaginario comune, dunque, in una volta sola: dei robot dalle sembianze umane ma con un computer al posto del cervello, a bordo di autovetture in grado di guidarsi senza conducente.

Andy Rubin, fondatore di Android, il sistema operativo mobile di Google, ha dichiarato nei giorni scorsi al New York Times di aver dato il via all'acquisto di ben sette start-up che lavorano nel campo della robotica avanzata. Si tratterebbe della giapponese Schaft che sta lavorando sul robot dalle sembianze umane, la Industrial Perception che sta progettando le braccia del robot, essenziali per il lavoro di carico-scarico merci, Autofuss, Bot&Dolly, Holomni, Meka e Redwood Robotics.

Non rimane altro, a questo punto, che attendere ulteriori sviluppi per scoprire quanto, ancora, la tecnologia sarà in grado di stupirci.