Multata perché eraalla guida indossando un paio di Google Glass. Questo è quanto succede inCalifornia. Una donna, Cecilia Abadie, amministratore delegato della startup 33 Labs si è vista fare una multanonostante abbia dichiarato che il suoapparecchio fosse spento durante la guida.

Guidava ad unavelocità maggiore rispetto a quella consentita, quando ha dovuto fermarsi aun posto di blocco della polizia locale per aver violato il codicedella strada, non per eccesso di velocità bensì perché guidava con undispositivo visibile al conducente non concesso dalla legge californiana.

Nel suo stato,infatti, è sanzionabile chiunque alla guida "seun ricevitore televisivo, un monitor video, uno schermo televisivo o video, oqualsiasi altro dispositivo di visualizzazione simile conapplicazioni video per intrattenimento o business è operativo e si trovain un punto anteriore al retro dello schienale delconducente ".

I Google Glass, usati per la prima volta nella WWE a Summerslam, sono un dispositivo dotati di realtà aumentata e saranno disponibilisul mercato internazionale dal 2014.

La donna è una dei 10 mila explorer che si occupanodello sviluppo delle tecnologie da indossare appunto come i Google glass. Tale episodio hasuscitato scalpore sui social network, in particolare su twitter dove è statocreato un hashtag #freececilia.

Sono infatti numerosi i gruppi dipersone che si sono schierati dalla parte di Cecilia, dopo che questa haraccontato l'accaduto su Google +, suggerendole così di non pagareassolutamente la multa e di ricorrere in tribunale.

E secondo voi, inbase a quanto accaduto, è giusto o no pagare una multa per una motivazionesimile?