Google, ilcolosso americano nato il 15 settembre 1997 dalle geniali menti di Larry Page eSergey Brin, ha promesso il blocco delle ricerche legate alla pedopornografiain tutto il mondo. I tecnici di Google hanno messo a punto una nuova tecnologiacapace di inibire circa 100.000 termini di ricerca connessi alla pornografiaminorile. A questi si aggiungono altri 13.000 termini sospetti che, una volta ricercati sul motore di ricercapiù utilizzato e diffuso su tutto il world wide web (grande ragnatela mondiale), emettono avvertimenti lampeggianti rivolti all'utente attia segnalare l'illegalità dei contenuti ricercati.





Google ha inoltre precisatodi aver sviluppato una nuova tecnologia capace di contrassegnare le immagini e ivideo illegali in modo che tutti i duplicati possano essere rimossi dalla intera reteinternet. Il nuovo sistema agirà da subito nei pasi di lingua inglese per poi,nel giro di sei mesi, essere esteso a tutto il mondo (altre 158 lingue).

Anche Microsoftpare sia intenzionata, dopo l'azione di Google, ad utilizzare un algoritmosimile per i suoi due motori di ricerca Bing e Yahoo. Google e Microsoft, i duegiganti del web che coprono circa il 95% dei volumi di ricerca su tutta la reteinternet, si stanno avviando a compiere un passo significativo nella lotta allapedopornografia. Questa problematica è da tempo argomento sensibile sotto lalente dell'opinione pubblica.

Più e più volte interpellati e sollecitati sultema, Google e Microsoft avevano sempre risposto che "non poteva essere fatto,non doveva essere fatto". Dunque che dire? Finalmente lo hanno fatto!

Queste le paroledell'amministratore delegato di Google Eric Schmidt: "Abbiamo impostatocon precisione Google Search per individuare nei nostri risultati i link legatiall'abuso sessuale sui bambini.

Anche se nessun algoritmo è perfetto e Googlenon può impedire che i pedofili aggiungano nuove immagini sul web, le novitàintrodotte hanno consentito di ripulire i risultati di più di 100.000applicazioni potenzialmente correlate ad abusi sessuali sui minori".