La pubblicità sui social network condiziona il 68% degli internauti francesi e solo il 19% di loro afferma di avere effettuato un acquisto on line dopo essere stato sollecitato su Facebook, Google+ o Twitter. È quanto risulta da uno studio di Ifop-Generix Group realizzato on line dal 12 al 14 giugno su un campione di 1.006 persone dai 18 anni in su, i cui risultati sono stati resi noti venerdì 11 ottobre e riportati dal quotidiano Le Monde.

"Le aziende rischiano di inimicarsi la maggioranza degli internauti con delle pubblicità sempre più invadenti, giudicate intrusive, non molto personalizzate e quindi inutili" riassume Mike Hadjadj, direttore marketingdi Generix. Gli utenti sondati considerano i social network veri e propri "santuari" e il "68% di loro giudica queste pubblicità insopportabili perché non vogliono usare i social per fare degli acquisti".

Ben l'83% spera che lo spazio pubblicitario si riduca e solo il 15% che abbia "molto spazio". Inoltre, soltanto il 16% del campione ritiene che l'advertising diffuso tramite il web sia diverso rispetto alla pubblicità tradizionale. 

In ultimo, solo il 19% dei francesi indica di aver già effettuato compere on line dopo essere stato esposto a una pubblicità su Facebook,Twitter, Google+, di cui il 9% più volte. D'altra parte, il 60% degli intervistati ha acquistato qualcosa dopo aver ricevuto una pubblicità via email, il 56% in seguito a commenti o raccomandazioni su Internet ed il 51% dopo averla ricevuta per posta. "Solo le esperienze di acquisto dopo aver ricevuto un sms sono più rare rispetto a quelle legate ai social network", è rimarcato nello studio.