Sembra che la BancaCentrale Europea (BCE) stia registrando netti segnali di miglioramento perquanto riguarda una generale ripresa del Prodotto interno lordo (PIL) anche sequesti miglioramenti andranno monitorati e tenuti sempre sotto controllo. In effettisembra che sia l'Italia a essere tenuta particolarmente d'occhio (oltre ovviamentea Portogallo e Spagna), anche perché le recenti scelte del Governo Letta potrebbero mettere nuovamente sotto pressione la finanzapubblica italiana.

Anche se per la fine del 2013 Francoforte prevede comunque un segno meno per quanto riguarda ilProdotto interno lordo, un cauto ottimismo sembra prodursi per il 2014 dalquale si attende invece un segno più per quanto riguarda il tasso d'espansione.L'inflazione invece sembrerebbeattestarsi quest'anno all'1,5% mentre la stima per l'anno prossimo sembrerebbeessere dell'1,3%.

Insomma sembra che l'Europa possa finalmente tirare un sospirodi sollievo e attendere con fiducia l'anno prossimo.

L'Italia invece è sotto esame. Ciò che preoccupa la BancaCentrale Europea è in primo luogo la crescita del debito della PubblicaAmministrazione e in più ci si chiede quali saranno le misure che il Governo Letta adotterà per compensareil mancato aumento dell'IVA e lacontestuale abolizione dell'IMU. Daparte della BCE si pretende che i conti siano in ordine e che il deficit nonsuperi la soglia di sostenibilità.

Il dato più importante è che l'Europa sembrerebbe essereuscita dalla recessione a partire dalla seconda metà del 2013. La notiziaancora più confortante è che la crescita dovrebbe proseguire anche nel 2014.

Sembrainfatti che siano in crescita le domande di esportazione e che, grazie a una riduzione dell'inflazione, iredditi reali abbiano un potere d'acquisto maggiore. Giunge, infine, un monitoa tutti i governi: bisogna continuare sul piano delle riforme strutturali.