Prima di sorridere per una grande gioia e per un successo mondiale come quello di Angry Birds, il suo ideatore ha dovuto sudare ben più di sette camicie, ovvero cinquantuno fallimenti aziendali. Questa è la storia di Mikael Hed che, assieme a suo cugino Niklas, stava lavorando in Finlandia presso l'azienda di famiglia, alla realizzazione di una serie di giochi per diverse piattaforme. 

Dopo tanti tentativi, al 52esimo le cose pare siano decisamente cambiate: è il 2009 quando la geniale idea giunge al povero programmatore grazie all'incontro con il grafico Jaakko Iisalo che riuscì a tirargli fuori l'aggressività che stava cercando e la rabbia che aveva dentro per il "non decollo".

Gli uccelli che stavano per prendere il volo non erano i soliti uccellini, ma erano arrabbiati e senza gambe, personaggi banali e semplici. Da li è cominciato tutto.

La sua storia ricorda incredibilmente quella di Steve Jobs a causa del fatto che anche Mikael fu estromesso dall'azienda familiare addirittura dal padre che voleva riprendere in mano la situazione e cercare di effettuare investimenti maggiormente mirati. E pensare che il padre aveva investito ben un milione di euro nello sviluppo dei progetti del figlio che poi ha potuto fare il suo rientro trionfale in azienda dopo lo straordinario successo mondiale dell'applicazione.

Oggi Angry Birds è il gioco più scaricato sui tablet: ben due miliardi di download. Chiamatelo fallimento!