A pochi giorni dal quarto anniversario dalla morte di Michael Jackson, nuove sconcertanti rivelazioni fanno luce sulla scomparsa del Re del Pop. A farle è Alif Sankey, il coreografo che stava lavorando all'ultimo tour della star.

Secondo quanto riportato da Sankey in una deposizione processuale davanti alla corte di Los Angeles tutto lo staff del 'This is it' Tour era a conoscenza dei gravi problemi di salute di Michael e  il direttore degli eventi Kenny Ortega era stato avvertito con una mail di alcune complicazioni fisiche dell'artista due giorni prima del suo decesso.

Questa deposizione se non scagiona del tutto Conrad Murray, il medico personale di Jackson che finora è stato l'unico condannato per la morte del Re del Pop, senz'altro ne riduce drasticamente  le colpe.

Ad oggi, il primo processo Jackson si è concluso su un punto fermo: ad uccidere il cantante è stato un cocktail di farmaci fatale iniettato da Murray.

Subito è partita la risposta della famiglia Jackson. La madre della pop star ha ingaggiato una causa milionaria contro i dirigenti della AEG Live, l'agenzia che ha organizzato l'ultimo tour della star. Secondo la donna l'azienda ha ignorato le condizioni di salute del figlio, preferendo posticipare le visite specialistiche a spettacoli conclusi.

La AEG è la stessa società che due anni prima della morte di Jackson aveva assunto Murray descrivendolo come un medico solerte e preparato.

"Michael arrivava alle prove con una pessima cera, secondo me e tutto il corpo di ballo aveva qualcosa che lo turbava – ha detto il coreografo Sankey – Spesso ci chiedeva di fermarci per poter rifiatare, non stava proprio bene in quei giorni".