"In Italia qualunque cosa sia statale non funziona. Dobbiamo aumentare la produttività e crearelavoro." Quante volte, guardando la tv o leggendo un quotidiano, ci siamoimbattuti in analisi di questo genere? Quante volte ci hanno propinato questepresunte verità, lasciando intendere che fossero la causa principale dellarecessione attuale? Quante volte ci hanno ripetuto che la Germania va beneperché è più produttiva e meno corrotta? Uno spirito da flagellante assai diffuso nella societàitaliana e che porta con se una visione distorta delle cose.

Infatti pur essendo innegabile che la burocrazia sia lentissima e che lamacchina statale presenti svariate criticità, nondobbiamo mai scordarci che il made in Italy è ancora molto richiestononostante il cambio fisso esoprattutto che fino a quindici anni fa, nonostante corruzione e compagnia bella ad osservare il miracolo economico Veneto venivanofin dal Giappone, il benessere era assai diffuso, la crisi soltanto una parolae nessuno si sarebbe mai sognato di andare in televisione a sparare bestialitàdel genere "il tedesco è più produttivo l'italiano un lazzarone dobbiamo avere meno pretese." Risulta chiaro a chiunque sia privo di paraocchi,quanto siano mistificatorie teorie e dichiarazioni di questo genere.

Il tedescoproduce tanto quanto l'italiano, la sola differenza è data dal costo del lavoroche in Germania è stato vergognosamente abbattuto grazie alla riforma Hartz.

Ma questo è soltanto uno dei luoghi comuni con cui ci convincono che la situazione attuale sia causata daglistatali, dalle fabbriche che non investono, dalla casta o dallamafia. Insomma da chiunque tranne che dall'Europa. Perché in Italia il PUDE(acronimo di Partito Unico Dell' Euro) impera e solo poche voci osano levarsicontro il cieco coro dell' assenso.

Per esempio quando ci dicono che "occorre creare lavoro" omettonodi precisare che il lavoro non si può creare, nasce di per sé quando le cose vannobene; se arriva una crisi ed un cambio troppo elevato fa collassare l'economiaci sono solo due strade, o si svaluta e si torna competitivi (ovviamente conl'euro è impossibile), o si lavora tutti a 300 euro al mese e si compete purecol Bangladesh (che è quello verso cui ci vogliono portare, ma mi rifiuto di credereche ce la faranno).

D'altronde "o si svaluta la moneta o si svaluta il salario"come si lasciò sfuggire una volta Fassina.

Aumentare la produttività per risolvere i problemi è un'anacronisticariproposizione di quella che in economia è nota come "legge di Say" teoriasecondo cui è l'offerta a causare la domanda e non viceversa. Tuttavia la crisidel '29 (e quella del 2008) dovrebbe aver mostrato come le cose vadanoesattamente all'opposto.

Se un bar non guadagna abbastanza non è preparandodiciotto caffè al posto di tre richiesti che si risolve il problema.Lapalissiano no? Eppure continuano a ripeterlo. Come un mantra.

Quanto alla tanto vituperata macchina statale, è improduttiva e presenta svariate criticità, ma non dimentichiamo mai due veritàacclarate: in recessione qualsiasi taglio è una sciagura: peggiora i problemi efa ridurre i consumi; il tanto odiato statale improduttivo (fosse anche una delleormai celeberrime guardie forestali calabresi) al mattino prende il pane, lasera esce con gli amici, si nutre, veste, eccetera.

Per cui consuma. E fagirare l'economia come si suol dire. Tagliare questi sprechi colpirebbeindirettamente svariate attività. Facciamo dunque molta attenzione alle cose che ci dicono,perché un popolo ignorante può essere costretto a tutto.

.