Presto analisti e "guru" di Wall Street potrebbero trovarsi senza lavoro: prevedere il futuro dei mercati azionari è infatti possibile semplicemente leggendo la famosa enciclopedia online Wikipedia. Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Warwick Business School guidato da Suzy Moat, pubblicato su Nature, la visualizzazione delle pagine finanziarie di Wikipedia aumenta prima del calo dei mercati.



L'analisi ha monitorato le pagine di Wikipedia dal 2007 al 2012 in relazione alle variazioni sui mercati finanziari delle compagnie registrate alla Dow Jones Industrial Average.

Ebbene, dai risultati emerge che l'impennata delle visite alla pagina Wikipedia delle aziende può essere segno del fatto che le azioni stiano per crollare. Una semplice strategia di trading basata sul numero di click sulle pagine relative di Wikipedia avrebbe portato a guadagno del 141%, continua lo studio. Ed ancora: una strategia basata sulle visualizzazioni delle 285 pagine relative ad argomenti finanziari più generali, avrebbe portato ad un profitto del 297%.



Secondo i dati raccolti dai ricercatori, la frequenza delle modifiche alle pagine di Wikipedia sarebbe meno incisiva sul movimento dei mercati, rispetto invece alle visualizzazioni. Questo perché forse le persone che modificano le pagine di Wikipedia, non sono le stesse che poi intervengono sui mercati.

Infine, i ricercatori hanno esaminato altre tipologie di pagine, come quelle degli attori o dei personaggi famosi senza tuttavia scoprire correlazioni significative.



Solo qualche settimana fa la stessa Università aveva pubblicato un altro studio simile sempre sul sito Nature. Oggetto dell'indagine era Google Trends: secondo i ricercatori la web facility che permette di analizzare le ricerche di parole chiave può aiutare a guadagnare in Borsa.

La correlazione è presto detta: le ricerche su Google di parole legate al mondo della finanza e dell'economia sono una chiara indicazione di decisioni sugli investimenti. Quando poi avvengono di domenica, è un chiaro sintomo di ansia nella massa degli investitori.