Un team di ricercatori della Business School dell'Università di Warwick, capitanato da Tobias Preis, ha portato a termine uno studio sulle possibilità di far entrare Google Trends in Borsa. Secondo i risultati ottenuti, sembra che la web facility potrebbe aiutare ad ottenere un maggiore guadagno.

Google Trends è un'applicazione che consente di tenere costantemente sotto controllo i termini di ricerca, ovvero le parole chiave, sul motore di ricerca, per questo i ricercatori hanno analizzato il volume di ricerche su Google Trends di una serie di Keywords.

Le parole chiave, distribuite in diversi settori come l'economia, il forex, salute, casa, finanza, erano in totale 98 e comprendevano anche dei "falsi", ovvero parole non attinenti.

Il team ha proceduto successivamente ad individuare le correlazioni tra queste parole chiave e l'indice di Wall Street, il Dow Jones Industrial Average. Il sistema sperimentato, basato sull'analisi dei volumi di ricerche, ha evidenziato che in caso di vendita il volume delle ricerche era maggiore di domenica rispetto alla settimana appena finita. Nel caso di acquisto, invece, il dato della domenica era inferiore alle contrattazioni della settimana precedente.

Il sistema, che ha dimostrato la sua attendibilità, ha dato il suo massimo risultato analizzando la parola "debt".

Il profitto simulato in sette anni è stato del 326% in più. Secondo i ricercatori inglesi, questo risultato è dovuto ad una tendenza degli investitori. "I crolli sui mercati finanziari" spiega Tobias Preis "sono preceduti da periodi di ansia degli investitori. In questi periodi gli investitori sono alla ricerca di maggiori informazioni, prima di decidere alla fine se comprare o vendere".

Ma qual è il legame che lega il settore finanziario agli algoritmi del web? Così come già sperimentato in passato, non si tratta dei primi tentativi di cercare le correlazioni tra i mercati finanziari e i social. I messaggi lasciati sui social sono stati interpretati a livello emotivo e catalogati in settori corrispondenti ai diversi stati emotivi dei navigatori: gentile, sicuro, calmo o preoccupato.

I precedenti studi, portati avanti dall'Università di Manchester e dell'Indiana, avevano già evidenziato una correlazione sostanziale tra queste "chiavi emotive" e l'andamento del Dow Jones.

Come si riesce facilmente ad intuire, passiamo molte ore "online" lasciando dati importanti da analizzare per capire il nostro umore e il nostro comportamento. In questo modo la rete diventa un indicatore attendibile dello stato emotivo delle masse.