La chiusura ormai imminente dell'indagine aperta dall'Antitrust europeo potrebbe spingere il colosso californiano Google a presentare i risultati di ricerca in due modalità diversificate per America ed Europa: l'indiscrezione è stata lanciata dal Washington Post, stando all'interpretazione del quale Big G avrebbe pensato di optare per questa soluzione considerato il richiamo fatto pervenire dall'Antitrust europeo.



Come risaputo, Google è stato infatti recentemente inquisito dall'Antitrust europeo e da quello statunitense (la Federal Trade Commission) per sospetto abuso di posizione dominante; la Ftc ha chiuso il caso qualche mese fa, ed ora anche il gemello europeo si avvia a fare lo stesso dichiarando concluso il procedimento.

A differenziare le due modalità di archiviazione il richiamo fatto pervenire dall'autorità europea, che a margine della chiusura dell'inchiesta ha invitato Big G ad applicare correttivi e a differenziare i risultati di ricerca in modo da far si che l'utente possa riconoscere i risultati "neutrali" da quelli connessi ai servizi offerti da Google stesso.

Da qui l'idea che avrebbero avuto i tecnici del motore di ricerca di allestire un sistema che consenta chiaramente all'utente di compiere una distinzione tra i risultati legati a Big G e quelli connessi a tutti gli altri operatori del mercato.

Qualora la soluzione fosse ritenuta congrua dalla Commissione Europea ed ottenesse il benestare delle società rivali di Google (l'Antitrust le ha infatti invitate a vagliare attentamente le proposte fatte pervenire da Montain View) si potrebbe concretizzare uno scenario inimmaginabile fino a qualche tempo fa, con due versioni di Google attive in Europa e Stati Uniti (la Ftc non ha infatti richiesto l'applicazione di particolari correttivi al motore di ricerca). 

A questo punto non resta che attendere per comprendere quale sarà l'esito della valutazione che Commissione Europea e competitors di Google effettueranno all'unisono.