Situazione sempre più critica per l'Italia e non solo alivello politico ma anche a livello economico. Più passa il tempo e più il "belPaese", sotto alcuni aspetti, deve confrontarsi con la Spagna. Non basta ladifferenza di tredici punti di spread, adesso servirà prendere ad esempio il governo spagnolo anche perquanto riguarda i debiti vantati dalle imprese nei confronti dello stato.

Soprattutto sotto questo aspetto, il confronto fra i duepaesi sembra impietoso. In Italia, solo pochi milioni di euro di crediti delleimprese sono stati certificati dalle Pubbliche Amministrazioni dall'emanazionedei decreti ministeriali sulla certificazione avvenuta otto mesi fa.

In Spagna, invece, in cinque mesi sono stati pagati 27milioni di euro alle imprese creditrici delle amministrazioni locali.

Guardando quanto fatto finora dal governo spagnolo, sipotrebbe intuire che il mantenimento degli obiettivi prestabiliti dirisanamento della finanza pubblica ed in particolare dei vincoli del Patto distabilità interno appare il principale motivo dell'inefficacia delle misureadottate in Italia.

È una notadell'Ance, l'associazione dei costruttori, a far venire alla ribalta il casospagnolo e a chiedere al Governo italiano di seguire la pista iberica.

Tale invito dell'Ance mette in risalto il fatto che ilsettore delle costruzioni è, in Italia, uno tra i settori più colpiti dalfenomeno dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione.

E' un fenomenoche mette a rischio la sopravvivenza delle imprese operanti nel mercato deilavori pubblici ed estende i suoi effetti devastanti su tutte le attivitàindustriali, creando i presupposti per l'insolvenza di migliaia di imprese e laperdita di migliaia di posti di lavoro.

Il debito della Pubblica Amministrazione nei confronti delleimprese di costruzione ha raggiunto ormai i 19 miliardi di euro ed il ritardomedio nei pagamenti è di 8 mesi con punte di oltre 3 anni.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza definire unpiano effettivo di pagamento dei debiti pregressi, da concordare con l'UnioneEuropea come misura "una tantum", in modo che non incida sul pareggio dibilancio strutturale come definito dal cosiddetto "Fiscal compact".

Una tale misurapotrebbe consentire, come avvenuto in Spagna, di dare una boccata di ossigenoalle imprese, evitando ulteriori fallimenti e garantendo il mantenimento dinumerosi posti di lavoro.