Il segnale è strisciante mail lieve pessimismo che si sta diffondendo tra gli investitori internazionali ariguardo di uno dei metalli più importanti quale l'oro, è degno di essererilevato e trasmesso agli investitori

Benché un certo numero dianalisti tenti di dissentire da questa tendenza negativa a riguardo le numerose comunicazioni che pervengono agliinvestitori e le autorevoli contraddizioni che stanno generando la sfiducia, moltiiniziano ad ammettere che per l'oropotrebbe attivarsi la fase calante.

Secondo alcuneinterpretazioni infatti le quotazioni innalzatesi anche per effetto della bollaamericana e per il consolidamento fiscale determinato dalla crescita del debitopubblico Italiano e spagnolo avrebbe indotto la crescita condotto sinoa livelli impensabili ed esagerati.

Eccoche la fase ribassista circa l'oro, che peraltro è crollato in euro appena del13% rispetto al picco di agosto 2011, suscitaipotesi di ridimensionamento confermando il prevalere di acquirentiopportunisti e solidi, che si sono intanto coperti e non perdono contatto dalmercato.

Per analizzare la situazionedi una bolla possiamo comunque riferirci alle follie del Nasdaq.

Nel venticinquennio(periodo tra il 1975 e il 2000 i prezzi delNasdaq si moltiplicarono infatti di 84 volte. Quelli di un'oncia d'oro invecehanno avuto un'evoluzione ben più modesta e se avessero subito una mutazione paragonabile ai299 dollari l'oncia del 1999 oggi si sarebbe arrivati ad un valore di circa21000 dollari.

La leva più potente che agisce sui prezzi dell'oro è certamente lasfiducia che gli investitori riversano sui debiti pubblici. In Europa attualmentepare che solo l'Islanda possa sentirsi certa di essere fuori dal tunnelrecessivo mentre nel resto del mondo la Cina già a partire del 2011 è diventatavenditrice netta di debito americano.

Ma il dato di fine novembre 2012 la vede risultarepiuttosto alleggerita in misura considerevole di obbligazioni statunitensi incorso d'anno. Come quando la Francia viveva ai tempi di De Gaulle il criterio discriminateper l'oro, si riconferma il dollaro.

Una Federal Reserve che puresagerando nella stampa di moneta resta la migliore garanzia assicurativa peril dollaro, ed è quello che consente la deduzione positiva su quanti sostengonoun rialzo del prezzo dell'oro anche se questo allarme ribassista va colto nell'ambitodi un lungo periodo e non certo nell'immediatezza.