Durante il weekend la Bce ha chiesto a Cipro per una immissione di 10 miliardi di euro per contropartita l'imposizione forzosa di una tassa sui conti depositi pari a al 7% sui conti inferiori a 100.000, del 10% su quelli superiori a 100.000 euro. La risposta della popolazione sembra sia stato l'assalto agli sportelli bancari per ritirare il denaro. MA da poco è stato decretato il blocco del ritiro del denaro. L'economia cipriota è il paradiso fiscale dei russi i quali hanno aperto proprio a Cipro numerosi conti correnti. Ora vederseli portar via è un vero problema, così Putin ha convocato a Mosca il ministro dell'economia cipriota per trattare condizioni più vantaggiose.

Intanto Cipro ha chiesto denaro anche alla Grecia verso la quale due banche cipriote si sono esposte, la Bank of Cyprus e la Popular Bank. Ma prevedibile la risposta greca. I soldi non ci sono.

Intanto la borsa oggi ne ha risentito ed è scesa a Milano del 2,78%, a Londra dell'1,48%, a Parigi del 2,1%, a Francoforte del 1,7%.Lo spread btp/bund è oggi a 337 punti. Le autorità cipriote intendono trattare per il ridimensionamento dei tassi ed esattamente del 6,7 % dei depositi sotto i 100.000, de 9,9% dei depositi sopra i 100.000.

Quello che è più grave è che l'economia cipriota ha visto scoppiare questa bolla finanziaria perché quasi certamente il denaro che hanno accolto è denaro riciclato.

L'economia cipriota ha un tasso di disoccupazione del 22% e un debito pubblico pari a 145% del Pil.

La situazione è grave. E' bene osservare con attenzione quanto accadrà nei prossimi giorni. Si paventa l'uscita dall'euro.