Come cambierà l'industriaeditoriale? Lo abbiamochiesto ad un esperto, Claudio Torrella, che come editore e giornalista conosce bene il mondo dell'editoriae le sue evoluzioni on e offline, dagli anni '80 ad oggi.

Secondo Torrella, carta e digitale non riusciranno aconvivere ancora per molto, perché il digitale è destinato a ridurre latiratura delle edizioni stampate,fino al punto in cui sarà necessario aumentare il prezzo di copertina, per compensarei maggiori costi unitari.

L'aumento del costo copia in edicola moltiplicherà il passaggio dei lettoriall'edizione digitale.

Un passaggio agevolatoda promozioni (come quella di Repubblica, in questi giorni), e dal costo deinuovi tablet presentati aBarcellona. Un costo inferiore ai 100 euro.

In parallelo, la riduzione del numero di copiestampate riduce il valore degli spazipubblicitari, e quindi riduce le entrate pubblicitarie. Ricavi che giàoggi sono compromessi dalla bassa efficacia della pubblicità stampatarispetto a quella multimediale e interattiva della televisione e diinternet.

«A medio termine - spiega Torrella - il prezzodel quotidiano cartaceo in edicola salirà a due e anche treeuro, con un'ulteriore caduta delle vendite. Così l'edizione stampatadiverrà antieconomica per la maggior parte delle testate.

Che passerannototalmente al digitale, con un fatturato ridotto in volume, ma con utili increscita, grazie alla riduzione dei costi, anche dell'80%».

Un aspetto molto interessante di questo fenomeno è chesaranno abbattute le soglie d'ingresso all'editoria.Il digitale stimolerà la nascita di molte nuove testate, grazie anche ad investimenti molto accessibilie ad un know-how nuovo, diverso, che non è detenuto da un piccolo gruppo ditecnici.

«La conseguenza? ll successo di un giornale - conclude Torrella – dipenderàprincipalmente dalla qualità deicontenuti e dalla capacità di rispondere alle esigenze dei lettori.Proprio come già avviene in altri settori industriali oartigianali». Quindi, si prospetta un futuro con più concorrenza, piùgiornali di qualità, più contenuti e più pluralismo.

Il Mobile World Congress, divenutoil punto di riferimento più importante per la telefonia mobile,si è svolto a fine febbraio nella nuova sede di Barcellona. Duemila gliespositori da tutto il mondo per presentare le ultime novità che stanno rivoluzionandola nostra vita e il nostro modo di comunicare. In meglio, speriamo.