Ritrovati i frammenti del meteorite che venerdì scorso ha colpito gli Urali, in Russia " in particolare la città di Chelyabinsk ". Sono stati rinvenuti ieri nelle vicinanze del lago Chebarkul, nel quale era già stato fotografato un cratere di 6 metri. Secondo i ricercatori della Urals Federal University, sarebbe una condrite, composta per il 10% di ferro.

L'impatto avrebbe creato danni per oltre 33 milioni di dollari ( oltre 24 milioni di euro ), l'onda d'urto delle rocce spaziali avrebbe causato la rottura di circa 200 mila metri quadrati di vetri.

Il meteorite, prima di entrare nell'atmosfera terrestre, pesava circa 10 tonnellate e viaggiava a circa 30 chilometri al secondo e a 30-50 km dal suolo si sarebbe disintegrato, questo il parere degli scienziati russi. Ma la Nasa sostiene che il meteorite fosse largo 17 metri e pesasse 10 mila tonnellate prima di entrare nell'atmosfera ed esplodere rilasciando 300 chilotoni di energia. La bomba atomica sganciata su Hiroshima nel 1945 liberò 12-15 chilotoni di energia.

La domanda che ci viene da porre è: perché non siamo stati in grado di vedere il meteorite prima che impattasse? Innanzitutto, spiegano gli esperti, non lo stavamo cercando, avendo gli occhi puntati su 2012 DA14; inoltre le possibilità di individuare un meteorite sono minime, perché queste rocce sono molto scure, la maggior parte dei meteoriti riflette solo il 2% della luce che li colpisce e molti sono di materiale carbonaceo; divengono visibili solamente quando, entrando nell'atmosfera generano una scia infuocata, ma a quel punto è troppo tardi.

Statisticamente è più facile che meteoriti come quello caduto sugli Urali, cadano in mare o in un'area deserta, considerando il fatto che la Terra è sostanzialmente spopolata. Purtroppo questa volta, la meteora si è impattata sopra una regione abitata, con alta probabilità, inoltre, di avere telecamere puntate sul fenomeno, così contribuendo ad uno studio scientifico.

Il fatto che la meteorite sia caduta sulla Russia, 16 ore prima del passaggio del DA14 sembra pura coincidenza commenta Valsecchi. Questo significa che le due orbite, differirebbero di 2/3 di grado in una certa variabile angolare, già questo ci dice qualcosa, ma il punto fondamentale è che questa meteora non viaggiava da sud a nord, come invece farebbe un'eventuale meteora associata a DA14.