L'Autorità francese per la tuteladella privacy nel Web – Commission Nationale de l'Informatique et des Libertes(CNIL) – riferisce che dal marzo 2012 èstata delegata dagli altri 26 paesi membri dell'UE ad analizzare le politiche ditutela della privacy adottate dal colosso internet statunitense Google.

Daquanto emerge, a Google è stato accordato un determinato periodo di tempo nelcorso del quale avrebbe dovuto adeguare le proprie regole sulla riservatezza esulla tutela dei dati personali sensibili alle raccomandazioni formulate dal CNIL per conto dell'UE.

Google non avrebbe dato risposta nei termini previsti. Per questaragione adesso i 27 garanti nazionali della privacy avrebbero proposto laformazione di un gruppo di lavoro, sotto la supervisione del CNIL, che avrebbecome compito quello di formulare ed avviare delle vere e proprie azionerepressive nei confronti di Google.

Google, dal canto suo, smentisce le accuse mosse neisuoi confronti, asserendo di rispettare i dettami UE in tema di politiche di tutela della privacy: "la nostrapolitica di riservatezza è condotta nel pieno rispetto delle leggi europeevigenti", ha detto un portavoce di Google al quotidiano France Press. Detto ciòda parte di Google è stata manifestata la piena disponibilità a collaborare conil CNIL, così come fatto fino ad ora, ed in futuro di prendere inconsiderazione le osservazioni formulate dalle autorità garanti in materia ditutela della privacy.