Oltre il 50% dei giovani italiani under 25 vive con la famiglia di origine,dato che ci allontana dalla situazione degli altri Paesi europei, dove igiovani riescono a farcela da soli. Il lavoro è diminuitoraggiungendo un nuovo record dal 1992, il tasso di disoccupazione giovanileinfatti si attesta al 37,1%, lontano dalla media europea, 24,4%.

I salari di ingresso sono tra i piùbassi, ed il sistema di welfare quasiinesistente fa ricadere ogni sostegno sulla famiglia di origine, che resta, purtroppo in Italia, l'unico veroammortizzatore sociale.

Questo crea delle situazioni inique e insostenibili, diviene infatti importantenascere nella famiglia giusta, al fine di non avere troppe difficoltà nelprocedere alla propria transizione alla vita adulta, che pare sempre piùallontanarsi per le nuove generazioni.

I genitori intervengono in molticampi aiutano ad esempio i figli anche nell'acquisto della prima casa, sono il 37% gli under 30 ad avereottenuto un mutuo grazie alla garanziadi buste paga più sicure, quelle di mamma e papà. La crisi economica in atto, ilavori precari e sottopagati non permettono ai giovani di ottenerefinanziamenti se non supportati da altri membri della famiglia. Ecco perché l'acquistodella prima casa senza l'intervento dei genitori, per i più, rimarrebbe un sogno.

Inoltre sono molti i giovani chepur essendosi resi indipendenti hannodovuto fare rientro nella casa paterna a causa del sopraggiungere didifficoltà economiche che hanno impedito di avere un reddito sufficiente alproseguo di una vita autonoma. L'intervento dei genitori resta provvidenzialeanche in presenza di famiglie indipendenti con figli piccoli, i posti in asilo nido sono sempre più esigui e leliste di attesa sempre più lunghe, ed ecco allora che la prossimità abitativa,in nessun altro paese europeo così elevata, permette ai nonni di prendersi curadei nipotini sopperendo al meglio alle mancanze del welfare.

In alcuni casi però,di povertà estrema, la famigliaallargata non riesce a migliorare leproprie condizioni. Nonostantenonni, genitori e nipoti si ricompongano insieme sotto uno stesso tetto.

È quindifondamentale che le istituzioni tengano in considerazione le fasce più debolidella popolazione e che aiutino le nuove generazioni a farcelasenza dover dipendere unicamente dalla famiglie che purtroppo non sono tutteugualmente fortunate.