“Undici mesi consecutivi in caduta libera a due cifre in cui il governo non ha saputo, potuto o voluto intervenire e con l'avvicinarsi dell'inevitabile vuoto legislativo che precede le elezioni, è difficile prevedere a breve un'inversione di tendenza”, è la nota di Jacques Bousquet, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia.

“L'insostenibile pressione fiscale sulle famiglie, le tiene lontane dai consumi di ogni tipo e l'incubo occupazione ormai si estende anche sulla filiera dell'auto”, prosegue Bousquet.

“In media chiude una Concessionaria al giorno. Saranno 350 alla fine dell'anno, con 150 nuovi disoccupati alla settimana solo dal sistema distributivo, ma, in rapporto alle altre aree di crisi del Paese, sono numeri che non fanno rumore perché non concentrati in un'unica area, come Termini Imerese, Taranto o Portovesme.”

Un anno davvero difficile quello del comparto auto, dove le immatricolazioni continuano ad essere in calo. Infatti, ad ottobre le auto nuove vendute sono state 116.875 autovetture, con una variazione di -12,39% rispetto a ottobre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 133.411. E tutto ciò arriva dopo un settembre davvero nero per il settore, date le contrazioni ancora più pesanti del 25,54%.

Diversa la tendenza per le auto usate, che hanno registrato un +8,22% rispetto al mese di ottobre 2011. C’è pure da considerare che settembre 2012 ha fatto registrare 309.440 trasferimenti i proprietà, quindi un calo del 17,65% rispetto all’anno prima. Sempre ad ottobre il volume globale delle vendite, pari a 523.880 autovetture, ha interessato per il 22,31% auto nuove e per il 77,69% auto usate.

Facile capire come il consumatore italiano sia più accorto al risparmio in un periodo di congiunture economiche come il presente.

Unica nota positiva per il mercato in Italia di Fiat Group, che ad ottobre ha raggiunto una quota di mercato del 29,14%, in crescita rispetto a un anno fa (28,46%), nonostante ad ottobre la quota di mercato fosse intono al 30%.