Le opzioni binarie (o digitali) rappresentano un particolare tipo di opzione nel quale il pay-off, cioè il risultato economico alla scadenza, è predeterminato al momento della sottoscrizione.

Il ricavo dell’opzione binaria sarà dunque un importo prestabilito (tra il 150 e il 180% dell’importo sottoscritto) in caso di scadenza “in the money”, oppure una cifra compresa tra 0 e il 15% in caso di scadenza “out of the money”.

Qual è dunque il problema degli investitori? Si tratta di scommettere sul possibile trend del prezzo del sottostante in un intervallo di tempo predefinito, che può andare dal minuto fino al mese solare.

Ecco spiegato il nome di questi prodotti: opzione binaria perché può assumere solo valore 0 (perdita) o 1 (vincita).

I tipi di scommessa permessa dai dealer sono generalmente tre: alto-basso, nel quale all’investitore è richiesto di indovinare se il titolo sottostante avrà trend positivo o negativo; tocca/non tocca, che richiede all’investitore di scommettere se il sottostante raggiungerà o meno un dato prezzo; e infine gli intervalli: qui si è chiamati a decidere se la quotazione del sottostante si manterrà all’interno di una determinata “gabbia di prezzi” oppure no.

I vantaggi che questo strumento offre sono senza dubbio molteplici. Innanzitutto, la facilità: per aprire un conto bastano un documento e una firma sul contratto del broker; e per negoziare basta premere un pulsante; non sembra necessario, almeno a chi comincia, possedere conoscenze economico finanziarie, basta osservare un grafico e tentare la sorte. Consideriamo poi come parte integrante del successo di questi strumenti la velocità delle operazioni: inutile aspettare molto, bastano pochi minuti.

Per ultimo ma non ultimo, dobbiamo considerare il rendimento elevatissimo che questi strumenti offrono: abbiamo parlato nel primo paragrafo di profitti che sfiorano, e in alcuni casi superano, l’80% del denaro investito! A chi non farebbe gola un’opportunità del genere? Ma veniamo agli svantaggi: si, perché ci sono anche quelli, e dimenticarsene potrebbe essere pericolosissimo per l’investitore sprovveduto.

In primo luogo, si deve notare che, se l’operazione in sé si presenta semplice, le decisioni che ne stanno a monte sono più complesse: è infatti difficile trovare, in finanza, titoli che si muovano con andamento ben definito a priori, soprattutto su scadenze così brevi. Ovvero: quando il movimento c’è stato, ormai è passato, e non è affatto detto che torni a ripetersi.

La prima difficoltà è quindi di tipo decisionale.

Veniamo ora ai problemi di tipo operativo: le opzioni binarie vengono negoziate in un mercato che non è “ad asta” ma è un mercato “di dealer”. Cosa significa?  In un mercato ad asta ci sono singoli attori economici che fanno proposte di negoziazione al miglior offerente; in un mercato di dealer invece, è il dealer stesso l’unico interlocutore dell’investitore, e quindi è libero di fare all’investitore i prezzi che vuole. Indovinate a favore di chi saranno questi benedetti prezzi? Ed ecco così completato un piccolo riassunto anche degli svantaggi delle opzioni binarie.

Adesso abbiamo tutti gli strumenti per trarre una conclusione: queste opzioni sono utili?

Proficue? Sicure? Sono indubbiamente strumenti eccellenti per finalità di copertura, in combinazione con altri strumenti. Ma non sono adatte ad investitori inesperti come alcuni banner pubblicitari che trovate in rete le vorrebbero presentare: “maggiore il rendimento offerto, maggiore è il rischio”.