Diciamo che l’evoluzione dei mezzi di trasporto ha seguito quasi di pari passo quella dei mezzi di comunicazione. Ma come è ben noto la tecnologia per quanto bella e affascinante ha sempre i suoi ma e i suoi però. Nel caso dei veicoli in particolare il primo mezzo più evoluto è ovviamente quello dell’auto elettrica. L’Italia in Europa è il secondo paese con più auto elettriche, tipologia di auto sulla quale ha influito molto la crisi ma che allo stesso tempo hanno dibattuto in molti a settembre presso la fiera di Roma chiamata ZeroEmission.

Questo tipo di vettura per risparmiare realmente sull’impatto ambientale deve rifornirsi di energia che arrivi da eolico e fotovoltaico.

Ma a questo punto diventa più complicato perché si sa che l’energia si può immagazzinare fino ad un certo punto. Quindi come fare per contenerla e servirsene poi sui mezzi di trasporto?

Grazie agli impianti ad idrogeno, ora in Italia sono una realtà ma c’è ancora solo una società che con l’aiuto della tecnologia e della professionalità canadese ha reso tutto possibile e non più solo un progetto futuristico, riuscendo a rifornire possibili clienti su tutto il territorio italiano. Auto alimentate con questa tecnologia ad idrogeno non avrebbero di fatto le stesse problematiche delle auto elettriche, ovvero i lunghi tempi di carica e il pericolo di incendio.