L’auto elettrica ormai è un baluardo contro il rincaro della benzina. Molte case automobilistiche si sono già attrezzate per finanziare dei progetti innovativi che possano liberare le automobili dalla dipendenza sempre più onerosa dei carburanti, e i primi segnali di speranza e innovazione sono giunti dalla vicina Francia. La casa automobilista della Renault infatti detiene un primato di tutto rispetto: 13.500 immatricolazioni di auto alimentate ad energia elettrica nei primi nove mesi 2012. Una statistica che la fa entrare nell’Olimpo delle vendite di automobili a ricarica elettrica in Europa.

Ma la casa francese non detiene solo un primato in Europa ma anche nella vicina Italia con le sue  1.675 immatricolazioni. Un record che testimonia la grande audacia dell’azienda francese nel settore delle energie rinnovabili applicate alla produzione delle automobili, così da superare il rialzo mondiale dei barili di petrolio che ha alimentato il germe della crisi. E non solo perché il settore è innovativo e “verde”, ma anche perché con tutti gli incentivi il prezzo delle auto alimentate a batteria è sceso notevolmente negli ultimi anni. Senza contare che il regime di autonomia delle auto elettriche è aumentato di gran lunga in questi anni.

E i dati su questi veicoli non inquinati sono più che lusinghieri.

Infatti secondo le stime dell’International Energy Agency si presume che nell’anno 2020 si potranno contare almeno 20 milioni di auto elettriche vendute ogni anno, e nel 2011 si è rilevato il record di vendita dall’inizio della commercializzazione di questi mezzi, cioè il picco di 40.000 macchine vendute in tutto il mondo. Per raggiungere le previsioni di vetture vendute del 2020 ci vorrebbero circa 7 milioni di centraline di ricarica in Europa, mentre oggi ce ne sono solo 50.000.

Ma questi veicoli però nascondo un difetto diremmo “funzionale” e identico delle auto a carburante: necessitano cioè di adeguate centraline di ricarica che devono essere installate nel territorio. E secondo i manager della casa automobilistica francese però la maggior diffusione di questi tipi di veicoli non può prescindere da una maggior presenza sul territorio europeo di centraline di ricarica.

Anche in Italia per fortuna si stanno prendendo provvedimenti seri per incentivare l’acquisto delle auto elettriche. Il colosso tricolore Enel infatti ha intavolato sullo scacchiere italiano il programma E-Mobility Italy, un progetto che prevede di aumentare il numero di punti di ricarica sul nostro territorio con un investimento di 15 milioni di euro per i 3 anni a venire, indirizzando il denaro alle aziende che proporranno iniziative nuove e particolari in tal senso.

Enel infine ha siglato un accordo con Renault, perché i navigatori installati sulle auto della casa automobilistica francese indichino sulle mappe tutti i punti di ricarica efficienti sul nostro territorio.

Ed è sempre Enel, il più grande operatore elettrico d’Italia, che ha già stipulato un accordo con il Comune di Roma per installare altre 200 colonnine di ricarica, che si aggiungeranno alle altre 100 già presenti sul territorio comunale. Così facendo Roma acquisterà il primato della capitale “più elettrica” d’Europa con le sue 300 postazioni di ricarica, con una corrente alternata da 43 kW che permetterà di “fare il pieno” in soli 30 minuti.