Sì sembrano proprio arrabbiati gli imprenditori della nautica che accusano il Governo di non aver fatto niente per risollevare le sorti di un settore, la nautica fiore all’occhiello in Italia, in crisi ormai da tempo con cali di vendite che ormai si registrano in modo costante. Così Anton Francesco Albertoni presidente di Ucina, la confindustria nautica, dichiara come gli imprenditori in segno di protesta non parteciperanno alla consueta cerimonia d’apertura dell’esposizione.

L’atto di protesta vedrà dunque l’assenza degli impenditori nel momento classico dell’alazabandiera e soprattutto l’assenza degli stessi dai padiglioni e dagli stand durante il ‘giro’ augurale del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Mario Caccia.

Un forte gesto di dissenso questo che aumenta il distacco fra investitori privati e istituzioni; inoltre viene sottolineato ancora da Anton Francesco Albertoni come sia inconcepibile che il Governo Monti non abbia fatto niente dinnanzi la perdita di 20 mila posti di lavoro quest’anno.

Il Pil con riferimento al settore nautico è crollato del 50% quest’anno, traducibile in un dimezzamento dei  drastico dei risultati degli anni passati; si è passati ad un valore netto di 6,5 miliardi di euro a 3 miliardi di euro, il contributo effettivo che la nautica italiana ha dato all’intera produzione industriale del paese è sceso notevolmente. Il Salone Nautico di Genova è stato non a caso il risultato di un grande sforzo quest’anno fortemente voluto da 900 impenditori che ancora credono di poter fare bene in Italia senza il bisogno di delocalizzare e proprie strutture in altri paesi.