Uno studente di origini indiane dell'Istituto Tecnico Industriale "Marzotto" di Valdagno (in provincia di Vicenza), è stato denunciato alla magistratura per aver manipolato i registri informatici della propria scuola ed un'azienda informatica, non appena saputa la notizia, ha subito espresso la volontà di assumerlo. L'azienda è la Ceremit di Thiene ed i suoi responsabili hanno anche contattato un legale per offrire assistenza in tribunale al ragazzo per la hacker-marachella che ha compiuto.

Alessandro Petracca, noto informatico e titolare della Ceremit, ha dichiarato: "Vogliamo dare un'assistenza legale qualificata a quel ragazzo, che se la merita.

Ho da poco letto un paio di biografie di Steve Jobs, il fondatore di Apple, che da giovane mentre frequentava il college ne aveva combinate di tutti i colori, e poi è diventato quel genio che tutti conosciamo. Questo studente indiano me lo ricorda, alla lontana, ed abbiamo creduto opportuno dargli una mano".

Ha anche detto: "Non discuto il reato, spetta alla magistratura accertare. Ma quel ragazzo sembra essere veramente in gamba, e dobbiamo dargli una possibilità. Molti dei consulenti delle aziende americane sono stati prima degli hacker". Non sarebbe la prima volta, infatti, che un giovane hacker, partendo dall'illegalità o comunque dalla violazione di sistemi informatici altrui finisca per ottenere impieghi ben pagati essendo spesso assunti dalle stesse aziende che erano state danneggiate ed è verissimo che negli Usa ciò è successo già molte volte.

Nel caso vicentino il giovane studente, da poco maggiorenne, insieme a dei suoi compagni, sembra avrebbe alzato i propri voti. Ciò che ha condotto i professori ed il preside a rivolgersi ai carabinieri è stato vedere un voto, in informatica, passato improvvisamente dal 3 al 9. Gli informatici dell'arma dei carabinieri hanno così scoperto che uno script inserito nel computer di un insegnante ha permesso ad una decina di ragazzi (metà maggiorenni e metà no) di ottenere la password per accedere alla rete informatica scolastica e così di modificarne alcuni dei suoi dati.

Secondo gli investigatori ciò è stato realizzato da due giovani, lo studente di origini indiane (che sembra proprio sia il più bravo come hacker) ed un suo amico. Gli altri ne avrebbero soltanto usufruito, non essendo così bravi con i computer.