In Italia ad agosto di quest’anno, rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, è avvenuto un vero e proprio tracollo delle immatricolazioni di autovetture nuove, con un calo del 20% circa. Grosso modo la stessa percentuale ha riguardato il gruppo Fiat che si posiziona, come quota di mercato, intorno al 30% tra tutte le marche di vetture vendute.

Conseguentemente il tutto ha generato minori entrate fiscali dovute all’IVA pari a oltre 2,3 miliardi di euro. Le cause fondamentali risiedono essenzialmente nell’aumento dei carburanti, in primo luogo della benzina, ma che ha interessato anche il Gpl ed il Metano, con aumenti improvvisi anche di notevole entità.

Il Presidente della Federauto Dott. Pavan Bernacchi, nell’elencare le varie cause, che tra l’altro hanno riguardato l’aumento delle assicurazioni e dei bolli auto, ha segnalato l’incremento considerevole delle vendite di vetture alimentate a Gpl che, cresciute del 152% rispetto all’anno scorso, oggi rappresentano circa l’11% del parco circolante.

Anche le vendite delle vetture a metano hanno visto una buona crescita attorno al 30%  posizionando la loro quota di circolante oltre il 4%. Il deciso calo ha riguardato prevalentemente le vetture a benzina e diesel, con la quasi costante prevalenza di queste ultime quale primaria quota di mercato.

Di fronte a questa situazione, che preoccupa non poco gli operatori del settore, tutti auspicano un immediato intervento del Governo atto ad accrescere gli incentivi e a ridurre i carichi fiscali che gravano sia sui carburanti che sui bolli e le assicurazioni auto.