Sia per il Tg La 7 che per il TG 4 di ieri lo scandalo della Ragione Lazio può essere considerato la fine della cosiddetta Seconda Repubblica, così come la Prima finì con le famose monetine lanciate contro Craxi nel 1993, davanti all'Hotel Raphael. Dei due telegiornali, però, solo quello diretto da Enrico Mentana ci informa del fatto che i due eventi sono legati anche dal fatto che vent'anni fa, a lanciare monetine contro l'allora segretario del PSI, c'era anche il ventiduenne Franco Fiorito, che, pur essendo di estrema destra, non disdegnava in quell'occasione la compagnia dei comunisti.

Craxi in parlamento, venti anni fa, dichiarò che il PSI seguiva una prassi che era comune a tutta la classe politica. Si prese, insomma, la sua responsabilità politica riguardo i finanziamenti illeciti, invitando tutti gli altri capibanda a fare lo stesso. Finì per pagare solo lui, come tutti sappiamo. Sta di fatto che Mani Pulite scoperchiò (non interamente) un sistema in cui si rubava principalmente per il partito attraverso soldi che venivano dall'impresa privata. Gli scandali degli ultimi tempi (che hanno investito il tesoriere della Margherita, quello della Lega ed adesso la Giunta ed il Consiglio della Regione Lazio), invece, ci fanno tutti vedere un sistema in cui soldi pubblici (attraverso sistemi di moltiplicazione dei fondi) sembra finiscano in tasche private.

Anche se soltanto politicamente (giudizialmente se ne guardò bene), il leader del PSI dell'epoca si prese la responsabilità della prassi delle tangenti. I politici attuali, invece, anche quando colti con entrambe le mani nel vasetto della marmellata, continuano a dire che non ne sapevano nulla. Se poi esaminiamo le cifre, quelle relative agli scandali attuali superano quelle degli scandali di vent'anni fa che finirono per travolgere il PSI.