Nelle prossime settimane le Regioni lanceranno il concorso straordinario del decreto liberalizzazioni: è già pronta, infatti, la traccia di bando che farà da modello per le delibere con cui il Governo intende offrire nuove opportunità agli operatori nel settore farmaceutico.

Il testo è stato redatto dai tecnici regionali e, in base alle disposizioni delle leggi 27/2012 e 135/2012, al concorso possono partecipare singolarmente o in forma associata:

  • tutti i farmacisti non titolari “in qualunque condizione professionale si trovino”;
  • i farmacisti titolari di parafarmacia e i titolari di rurale sussidiata;
  • quelli titolari di farmacia soprannumeraria (cioè aperta in base al criterio topografico o della distanza e non riassorbita);
  • i soci di società titolari esclusivamente di rurale sussidiata o soprannumeraria (quindi alla società non devono fare capo farmacie di altra categoria).

Confermata anche la partecipazione in non più di due Regioni e l'iscrizione attraverso la piattaforma web che le amministrazioni stanno ultimando.

Di rilievo il capitolo riguardante le modalità di valutazione dei titoli. In caso di partecipazione associata, il conteggio verrà effettuato “sommando i punti di ciascun candidato fino alla concorrenza del punteggio massimo previsto dal DPCM 298/1994 per ciascuna voce”.

Il tempo parziale uguale o sotto le venti ore viene valutato “nella misura del 50% del punteggio previsto per i relativi profili professionali”. Al titolare o collaboratore di parafarmacia si applica una maggiorazione del 40% fino a un massimo di 6,50 punti, a patto che documentino un'anzianità di almeno cinque anni. Per l'aggiornamento, restano esclusi i corsi Ecm e rientreranno nella valutazione “soltanto i titoli conseguiti nei cinque anni precedenti alla data di pubblicazione del bando”, mentre per le pubblicazioni saranno prese in considerazione “esclusivamente i lavori scientifici editi, a mezzo stampa, nel decennio precedente alla data di pubblicazione” dell’attuale bando.

Per il resto provvederanno le commissioni esaminanti, cosa che lascia irrisolto uno dei passaggi più importanti del concorso straordinario. La concomitanza di più gare e la possibilità per i candidati di partecipare contemporaneamente in due sole regioni aveva spinto nei mesi scorsi molti osservatori ad auspicare che sulla valutazione dei titoli si adottassero criteri uguali per tutto il territorio nazionale, in modo da evitare che due commissioni dessero punteggi differenti allo stesso candidato.

Tuttavia, nella traccia di bando non c'è alcun riferimento a una griglia unica.

Si sarebbe tentati di dedurre che sul punto le Regioni hanno rinunciato a muoversi all'unisono (il che costringerebbe i candidati a scegliere le sedi in cui concorrere tirando a testa o croce, senza sapere in anticipo come verranno valutati i loro titoli e dove hanno più chance) ma secondo alcune fonti sul tema potrebbero esserci interventi chiarificatori nei prossimi giorni. Iscrizioni e comunicazioni dei titoli passeranno da un portale dedicato, dove sarebbe facilissimo inserire un algoritmo per la valutazione automatica dei punteggi.