Si è svolta ieri l'audizione del comitato No MUOS alla commissione Difesa della Camera dei Deputati. Quest'ultimo ha così potuto chiedere anche in questa sede la sospensione immediata dei lavori relativi alla realizzazione del MUOS nel territorio di Niscemi, comune della provincia di Caltanissetta, sito tra Gela e Caltagirone.

Il MUOS (Mobile User Objective System) è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, una delle quali, appunto, è in fase di realizzazione in Sicilia, nel territorio di Niscemi.

Il programma MUOS è gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America. Il sistema MUOS integrerà forze navali, aeree e terrestri in movimento in qualsiasi parte del mondo ed ha l'obiettivo di rimpiazzare l'attuale sistema satellitare UFO.

L'audizione, informale, ha coinvolto, oltre ai rappresentanti del comitato No MUOS, anche i rappresentanti degli enti locali interessati. Il comitato e gli enti locali hanno così chiesto l'intervento del Parlamento e del Governo sulla questione. Nel frattempo i lavori sono in via di conclusione, ma è previsto che la base entri pienamente in funzione non prima del 2014-2015.

Il giornalista, peace researcher e rappresentante del comitato No MUOS Antonio Mazzeo ha dichiarato: "Dell'argomento non si è mai discusso né in Consiglio dei ministri né in Parlamento che invece, per la portata strategica del sistema, avrebbero dovuto esprimere il loro parere".

Aggiungendo che "gli enti locali sono stati esclusi da qualsiasi processo decisionale quando invece numerose delibere dei Comuni hanno chiesto la sospensione dei lavori".

Ha inoltre motivato le posizioni del comitato affermando che l'opposizione al MUOS è dovuta "non solo alla preoccupazione per l'impatto ambientale che avrebbe il sistema sul territorio, ma soprattutto alle conseguenze, future ed esistenti, sulla salute dei cittadini.

La base è in funzione dal 1991 e già si sono verificati diversi casi di leucemia. È una base di telecomunicazioni e nella zona è stato già registrato un impatto elettromagnetico insostenibile che aumenterebbe nel momento in cui verrebbero installate le tre antenne del MUOS".