Con la crisi, oltre al potere d'acquisto, i consumatori hanno perso il potere di difendere i propri diritti. Le difficoltà economiche che stiamo attraversando spingono le aziende a cercare spasmodicamente nuovi clienti e a non perdere per nessuna ragione quelli già acquisiti. Questo si traduce spesso, però, in pratiche commerciali scorrette o aggressive e in mancanza di tutela dai disservizi.

Cittadinanzattiva ha pubblicato una classifica dei settori più colpiti dal deterioramento dei rapporti fra azienda e consumatori. La maglia nera spetta alle telecomunicazioni (22% di disservizi segnalati), seguite da energia (17%), banche e finanziarie (15%), pubblica amministrazione (13%) e servizi pubblici locali (11%).

Valutazione negativa anche per trasporti (9%), assicurazioni (5%) e poste (4%).

È un caso che le performance peggiori vengano dai mercati liberalizzati? Se lo chiede la XII Relazione PiT Servizi, basata sui riscontri dei consumatori nell'arco del 2011. La lamentela più frequente è quella di pagare troppo a fronte di servizi scadenti o comunque inferiori alle promesse commerciali. I consumatori protestano, inoltre, per la scarsa trasparenza dei contratti e per la difficoltà crescente nel reclamare i propri diritti in caso di abusi.

In effetti, non è raro sentir dire che la copertura della fibra ottica non è sufficiente, o che le bollette addebitano costi non dovuti, oppure ancora che disdire un contratto sia una procedura infinita.

Per non parlare dei trasporti (diventati ormai quasi un obbligo visti i prezzi della benzina e dell'Rca) e del carico fiscale.

C'è il sospetto che alcuni stiano speculando sulla crisi. “Ogni soggetto del mercato (istituzioni, aziende, associazioni di consumatori, singoli consumatori, Autorità di vigilanza) ha la responsabilità di vigilare affinché la crisi non diventi una scusa per imporre pratiche commerciali scorrette ma un’occasione per rimettere in discussione modelli e comportamenti di mercato che oramai sono al capolinea”, ha dicharato Tina Napoli, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva.