Battere il ferro finché è caldo. Questo è il principio che inspira la battaglia Apple vs Samsung a colpi di citazioni in giudizio e accuse di violazione di brevetti industriali. Dopo la recente vittoria di San José, Cupertino ha chiesto che una serie di modelli Smartphone della casa coreana vengano rimossi dalle vetrine.

Alla “lista nera” si aggiungono adesso il Galaxy S III e il Galaxy Tab 10.1, punte di diamante di Samsung, e il Galaxy Note, prodotto ibrido metà smartphone, metà tablet. Sarebbero in totale 21 i modelli asiatici da bloccare secondo l'azienda guidata da Tim Cook, in quanto copiati dai brevetti Apple.

Samsung non porge l'altra guancia e denuncia la volontà del concorrente americano di limitare la scelta dei consumatori. Per questo, annuncia di essere pronta a prendere “tutte le misure legali necessarie per assicurare la disponibilità dei nostri innovativi prodotti negli Stati Uniti”.

La sfida per la leadership del mercato globale dell'hi-tech mobile procede a ritmo serrato e riserva sorprese a seconda del tribunale che di volta in volta è teatro dello scontro. I giudici di Tokyo, ad esempio, hanno dato ragione a Samsung sul medesimo oggetto del contendere.

Mentre le carte bollate si affastellano, gli operatori del settore guardano con attenzione alle ripercussioni che tutto questo potrebbe avere su Android, vero concorrente della Mela. Tutti gli occhi sono puntati sui contatti segreti fra Apple e Google, probabilmente finalizzate a una tregua.