Microsoft ha per la prima volta nella sua storia i conti in rosso. I dati dell'ultimo trimestre svelano una perdita di 492 milioni di dollari, pari a 6 centesimi di svalutazione su ogni azione. A Seattle parlano di perdite previste e già annunciate, dovute soprattutto ai grossi investimenti per il rinnovamento dei prodotti.

In realtà, molto è dovuto all'acquisizione fallimentare di aQuantive, società specializzata nella pubblicità online. Già, perché uno dei fronti sul quale Microsoft arranca è la concorrenza a Google, non sono per quanto riguarda il sistema operativo (Windows contro Android, soprattutto nel settore mobile), ma anche per l'attività stessa di motore di ricerca.

Ben pochi, infatti, pensano di compiere ricerche online su Bing anziché su Google.

Ma c'è di più. In un momento in cui calano a livello globale le vendite dei pc in favore di Smartphone e tablet, la creatura di Bill Gates perde terreno rispetto all'eterna rivale Apple, la quale coglie i frutti del suo lavoro sull'hardware e dei milioni di iPhone, iPad e Mac venduti in tutto il mondo.

Sfruttare la predominanza sul mercato non può bastare per sempre. Il 92% dei pc nel mondo ha installato Windows ma, senza una profonda revisione del prodotto, il primato potrebbe presto essere insediato irreparabilmente. Ecco perché Steve Ballmer, Ceo del colosso dell'informatica, ha risposto così riguardo alle novità in cantiere: “Non è una nuova versione, ma una nuova generazione.

Si tratta della trasformazione più ambiziosa che abbiamo mai fatto”.

Il riferimento è all'uscita di Windows 8, il nuovo sistema operativo della casa di Redmond, disponibile dal prossimo 26 ottobre. I cambiamenti si annunciano epocali per lo stile e la cultura di Microsoft: nuova interfaccia, desktop utilizzabile anche in versione touchscreen (qui si attendono soprattutto i risultati del restyling di Office, a cui sarà integrato Skype), flessibilità e leggerezza per diffondersi anche nel mercato mobile.

E poi il cloud: l'abbandono dei vecchi archivi digitali, sempre sulle orme di Google e Apple. Gli utenti Windows 7 e Vista potranno effettuare l'aggiornamento a 39,99 dollari.

Ma la vera rivoluzione è Surface, il tablet targato Microsoft. Non tanto per le potenzialità tecniche (chi l'ha già provato afferma che sia pronto alla guerra con Samsung e Apple), quanto perché indica davvero un cambio di rotta per l'azienda.

Da sempre leader nella produzione di software, adesso scende in campo con un proprio hardware, con la stessa scommessa, poi vinta, da Steve Jobs. A Redmond ci credono così tanto che l'uscita di Surface potrebbe coincidere con quella di Windows 8.