Le società a responsabilità limitata semplificate sono la chiara testimonianza del difficile momento economico che stiamo vivendo: la loro costituzione è riservata ai giovani di età non superiore ai trentacinque anni ed è possibile con il versamento di un capitale minimo di appena un euro. Si tratta, insomma, di un modo per aumentare la concorrenza e fornire alle nuove generazioni delle opportunità concrete di lavoro. Ma sono davvero vantaggiose queste Ssrl?

Come in qualsiasi altro ambito vi sono dei pregi e dei difetti. Anzitutto, bisogna precisare che le caratteristiche di queste società sono le stesse delle normali Srl, quindi viene garantito il patrimonio autonomo dei soci rispetto a quello della società, una flessibilità utile in caso di una situazione debitoria.

La differenza principale sta proprio nel capitale sociale di partenza: nelle Srl deve essere di almeno diecimila euro, nelle Ssrl soltanto un euro. Il vantaggio è evidente: in questa maniera i più giovani, magari senza una solida base economica, possono anche avere una protezione importante da eventuali fallimenti. I limiti di età, però, impongono a questa forma societaria una vita molto breve: in effetti, una volta che anche uno solo dei soci supera i trentacinque anni, bisogna escludere il fuori-età e sostituirlo con un altro, altrimenti la società stessa rischia di sciogliersi. L’unico modo per evitare, poi, questa estromissione è quello di cambiare la ragione sociale.

Un altro vantaggio di cui si è parlato molto è l’agevolazione della fase costitutiva: basta una semplice scrittura privata e non è necessario pagare il bollo o l’imposta di registrazione.

Comunque, non bisogna pensare a un “pacchetto” tutto gratuito, dato che è sempre obbligatorio versare il diritto camerale ogni anno, la tassa che viene richiesta per far parte del registro delle imprese. Qualcuno, poi, ha fatto notare un inconveniente che si potrebbe verificare. In effetti, potrebbe anche succedere che le Ssrl siano sfruttate per andare incontro alle necessità di imprenditori di una certa età, i quali andrebbero poi a trarre vantaggio dai bassi costi e gestire a loro piacimento il mercato.

Una certa attenzione, infine, va prestata alla tassazione che vige per questi enti: in particolare, le società a responsabilità limitata in forma semplificata sono chiamate a versare l’Ires (Imposta sul Reddito delle Società), un tributo proporzionale e personale che prevede un’aliquota del 27,50%.