È arrivato il giorno delle liberalizzazioni. Tra le contestazioni delle categorie e i commenti più positivi delle associazioni dei consumatori, oggi il decreto approda al Consiglio dei Ministri. Dopo questa giornata le disposizioni del decreto liberalizzazioni potrebbero diventare effettive e le conseguenze sul mercato si annunciano importanti, soprattutto per i consumatori.

Come auspicato dal Cgia di Mestre, gli interventi previsti dal Governo non toccheranno solo taxi, farmacie e le categorie dei professionisti, ma riguarderanno alcuni dei settori che incidono in maniera sostanziale sulle tasche di tutti gli italiani: assicurazione auto, bollette dell’energia, benzina, conti correnti e mutui.

Le associazioni dei consumatori, che vedono nelle liberalizzazioni un processo necessario non solo per modernizzare il Paese, ma anche per aiutare le famiglie a lasciarsi alle spalle la fase della recessione, mostrano una certa soddisfazione per le scelte del Governo. Secondo l’Adiconsum, i vantaggi per le famiglie deriveranno soprattutto dalle possibilità di risparmio che la maggiore competitività e concorrenza del mercato potranno offrire, grazie agli interventi di liberalizzazione. Sempre l’Adiconsum parla di un risparmio annuo che potrebbe raggiungere i 1.800 euro per una famiglia “tipo” di quattro persone, che vive in una grande città e ha un reddito lordo di 80 mila euro l’anno.

Gli esperti più scettici, però, invitano tutti a rimanere coi piedi per terra.

Gli interventi sulle liberalizzazioni, affermano, non saranno una panacea che può risolvere dall’oggi al domani la situazione difficile dei consumatori; piuttosto bisogna vedere questo decreto come una possibilità di crescita per il Paese nel suo complesso. La liberalizzazione del mercato,infatti, secondo la Banca d’Italia, potrebbe portare a un aumento del Pil dell’1%, mentre per il Cermes Bocconi l’incremento potrebbe arrivare all’1,4%.

Risparmio in bolletta

Ora vediamo quanto effettivamente potrebbe risparmiare la famiglia “tipo” sulle voci di spesa più rilevanti per il suo bilancio. Iniziamo dalle bollette dell’energia che, dopo i rincari annunciati a fine anno dall’Aeeg, rappresentano un vero e proprio “spauracchio” per le famiglie italiane. Secondo le associazioni la famiglia “tipo” presa in considerazione dovrebbe risparmiare circa 150 euro sulle bollette di luce e gas all’anno grazie alle liberalizzazioni.

Questo per effetto del nuovo metodo di calcolo deciso ogni tre mesi dall’Autorità dell’energia, che si aggancia non più ai vecchi contratti di lungo termine ma a quelli spot, più vantaggiosi. Per quanto riguarda la liberalizzazione nel mercato del gas, a seguito della possibile separazione di Snam e Eni, gli effetti sui consumatori si potranno sentire solo in tempi più lunghi.

Assicurazione auto meno cara

Un’altra spesa su cui si prevedono dei possibili “sconti” è quella relativa all’assicurazione auto, che negli ultimi mesi ha raggiunto dei prezzi insostenibili. Si pensa che, grazie alla maggiore concorrenza nella commercializzazione delle polizze, i prezzi dei premi assicurativi possano calare, con un risparmio medio per gli automobilisti di circa 350 euro.

Il Dl liberalizzazioni prevede inoltre uno sconto sul premio assicurativo per tutti  gli automobilisti che accetteranno di installare una scatola nera all’interno del proprio veicolo, per registrare le dinamiche dei sinistri e contribuire ad un maggiore controllo.

I risparmi su mutui e conti

Per quanto riguarda i rapporti con le banche, la famiglia “tipo” potrebbe avere dei risparmi su almeno due fronti: i mutui e i conti correnti. Nel primo caso, la possibilità di scelta della polizza assicurativa per i mutui, che non dovrà più essere obbligatoriamente stipulata con la banca, porterà a un risparmio di circa 150 euro. Per quanto riguarda il servizio di conto corrente, grazie ai conti correnti base con servizi gratuiti, il risparmio si aggirerebbe sui 50 euro.

Infine, per quanto riguarda le altre spese, di rilievo per la famiglia tipo disegnata da Adiconsum potrebbe essere il risparmio sui farmaci (70 euro) e sulla benzina (circa 250 euro se si hanno 2 auto e si vive fuori città).

Guardando a queste cifre, anche se i più scettici invitano a non avere delle aspettative troppo entusiasmanti, ai consumatori non resta che cercare di essere ottimisti, in attesa di verificare se queste previsioni di risparmio si avvereranno o se si tratta solo di un ingannevole abbaglio.