La “fase 2” del Governo si è aperta con contestazioni e polemiche, ma da parte dell’Esecutivo nessun dietrofront. Così la bozza coi provvedimenti nel campo delle liberalizzazioni continua la sua difficile marcia verso l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri. Il contenuto della bozza - che già da qualche giorno circola tra le indiscrezioni giornalistiche e le dichiarazioni ufficiali - come già preannunciato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Antonio Catricalà riguarderà molti settori, puntando sia alla lotta contro le lobby, sia a un contenimento di molte di quelle spese che gravano sulle famiglie italiane.

Oltre all’annunciata (e contestata) liberalizzazione di taxi, farmacie, servizi professionali, il Governo, seguendo anche i suggerimenti dell’Antitrust, si è impegnato a intervenire nel settore dell’energia, in quello dei distributori di benzina, nel mercato ferroviario, in quello delle autostrade, delle Poste e dell’assicurazione auto. Se gli interventi nel campo delle Poste e delle ferrovie si preannunciano piuttosto “morbidi”, per i settori che hanno maggior impatto sul bilancio delle famiglie, quali quello dell’assicurazione auto e quello dell’energia, i cambiamenti saranno importanti e sostanziosi.

Per il settore dell’assicurazione auto si parla di una vera e propria “rivoluzione”. Gli articoli della bozza, infatti, apportano delle modifiche nel funzionamento di molti aspetti di questo settore.

Gli obiettivi da raggiungere nel settore Rca sono principalmente due: l’aumento della concorrenza e l’abbattimento del fenomeno delle frodi. Per il primo obiettivo il Governo ha previsto uno “sconvolgimento”  del sistema di commercializzazione delle polizze auto. Secondo quanto si legge nella bozza, infatti, gli agenti delle compagnie dovrebbero proporre  prodotti di “almeno tre diverse compagnie assicurative non appartenenti a medesimi gruppi”.

Una vera e propria stangata per le compagnie monomandatarie e una vera bomba distruttiva per le compagnie dirette. Per quanto riguarda la lotta all’evasione assicurativa, invece, la proposta del Governo è di munire i veicoli di chip elettronici e scatole nere. Contro le frodi assicurative, infine, si prevede una limitazione del meccanismo di liquidazione con risarcimento diretto.

Anche per il settore dell’energia, il Governo si impegna su più fronti: l’accelerazione delle autorizzazioni per il miglioramento delle infrastrutture e la diminuzione delle spese per i clienti finali. Per il settore del gas, in particolar modo, per favorire la concorrenza, il Governo pare voglia in primo luogo provvedere al distacco della rete di trasporto e di stoccaggio del gas naturale, raccolta da Snam Rete Gas, dalla società controllante Eni. Per quanto riguarda le tariffe di luce e gas, il Governo guarda con  attenzione alle famiglie più disagiate, con l’intenzione di rivedere i meccanismi di determinazione dei bonus riservati alle fasce più deboli.

Infine, ma non per questo meno importante per i cittadini, la bozza contiene un provvedimento per vietare alle banche di vendere le assicurazioni sui mutui o su altri finanziamenti ai propri clienti contestualmente alla sottoscrizione dei contratti stessi. In questo modo si cerca quindi di tutelare tutti coloro che richiedono mutui o altri tipi di finanziamento, che non dovranno più sottostare ai possibili raggiri delle banche in questo campo.