Quando si acquista un’autovettura uno dei primi dilemmi che agitano l’automobilista assennato è a quale tipo di assicurazione Rca affidare la protezione del proprio mezzo. Esitono ormai varie tipologie di polizze adatte ad ogni esigenza e il proliferare delle compagnie assicurative in Italia, accompagnato anche dalla nascita di false società che esercitano servizi assicurativi senza averne diritto, crea non pochi problemi a chi si appresta a stipulare una nuova polizza o a rinnovare la propria. Il primo problema consiste nella scelta fra una polizza base o quella con una serie di garanzie assicurative, che aumentano sì la sicurezza del proprietario dell’auto, ma che inevitabilmente fanno lievitare il costo dell’assicurazione.

È importante quindi capire se è opportuno sottoscrivere queste voci opzionali o se si può evitare di sborsare soldi inutilmente. Vediamone insieme alcune. La più nominata è la polizza Kasko, che copre tutti i danni provocati dalla circolazione dell’auto a prescindere dalla responsabilità di chi la guida. Ne esistono di due tipi: quella “completa” che risarcisce il danneggiamento dell’auto in seguito a qualsiasi tipo di collisione con altri mezzi, uscita di strada, urto, indipendentemente dalla colpa dell’assicurato, e quella meno estesa, detta anche “minicasco”, che rimborsa unicamente i danni alla propria auto che derivano da un urto con un altro veicolo individuato. Un’opzione, quella della Kasko, presa poco in considerazione dagli automobilisti italiani, dal momento che solo uno su cento decide di aggiungerla nel contratto.

Qualora occorra un sinistro al veicolo guidato, è possibile inserire all’interno del contratto di assicurazione un’altra clausola, il danno da fermo.

Anche questo si suddivide in due diverse tipologie: il danno da fermo tecnico e il danno da fermo effettivo. Con la prima formula si specifica che il veicolo è impossibilitato a circolare poiché è in riparazione, mentre con la seconda si indica tutto il tempo durante il quale il mezzo non può muoversi, sempre a causa dell’incidente subìto, senza limitarsi al periodo di riparazione.

A seconda del tipo è possibile calcolare le modalità di risarcimento, che si può ottenere solo dimostrando, oltre all’impossibilità di circolare, la perdita economica ad essa corrispondente. Un’altra garanzia facoltativa accessoria che potrebbe essere utile stipulare con l’arrivo dell’autunno e il conseguente peggioramento del tempo è quella contro gli Eventi atmosferici.

Questa polizza infatti rimborsa i danni causati alla vettura dal vento o dalla grandine ed è consigliabile a chi lascia la macchina parcheggiata all’aperto. Il costo annuale aggiuntivo del servizio si aggira sui 70 euro in più rispetto alla Rca base ed è scelta da circa il 13% degli automobilisti italiani. Per ottenere il risarcimento in questo caso bisogna informare la propria Compagnia ed esporre denuncia alle Forze dell’ordine, attestante che la calamità naturale ha avuto luogo. Bisogna però sempre tenere presente che esiste una franchigia, ossia la percentuale dei danni a carico dell’automobilista, per cui è buona norma controllarne l’entità. Infine, un’ulteriore estensione della polizza contro gli eventi atmosferici è la garanzia contro gli Eventi naturali come trombe d’aria, smottamenti e uragani.

È raro essere indennizzati contro i terremoti, ma nel dubbio è necessario fare sempre riferimento all’elenco indicato nel contratto. A ognuno la sua polizza perciò, a seconda delle proprie esigenze e dell’utilizzo che si fa dell’auto. Il consiglio migliore resta quello di raccogliere maggiori informazioni possibili sulle Rca presenti sul mercato prima di sottoscriverne una. Un modo semplice e veloce è quello di affidarsi al sistema di comparazione di assicurazioni auto del sito SuperMoney, il servizio completamente gratuito che permettere di scoprire l’offerta più conveniente tra quelle proposte da 17 compagnie diverse.