La riforma delle Pensioni è un tema sempre più caldo, e le questioni previdenziali stanno conquistando una parte importante anche all'interno della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee. Intanto, è imminente (7 maggio) l'apertura del tavolo tecnico sugli esodati. Ma vediamo le ultime notizie in merito.

Riforma pensioni 2014: verso la flessibilità

La flessibilità sembra essere diventata la parola d'ordine in campo previdenziale. Il mondo delle pensioni è complesso, ha affermato Teresa Bellanova, sottosegretario del ministero del Lavoro, nel corso di un incontro nell'ambito delle Giornate della Previdenza Cgil: "alcune persone vogliono continuare a lavorare e non chiedono di uscire dall'impiego.

L'unica e vera soluzione è la flessibilità: è funzionale alle esigenze delle imprese, e anche alle singole situazioni dei lavoratori per andare incontro alle loro esigenze".

Proprio la flessibilità dovrebbe essere il cardine della nuova proposta per la pensione anticipata del ministro Giuliano Poletti, strumento che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe prendere il nome di Apa, Assegno pensionistico anticipato, ma che deve ancora essere dettagliato.

Riforma pensioni 2014: capitolo esodati

Mercoledì 7 maggio il ministro Poletti aprirà il tanto atteso tavolo tecnico sugli esodati che vedrà partecipare l'Inps e le Commissioni Bilancio e Lavoro della Camera. Cosa aspettarsi da questo appuntamento?

Poletti, intervistato da l'Unità, ammette che "sarebbe inopportuno e scorretto parlare già oggi di ipotesi concrete. Posso dire che l'obiettivo è trovare una soluzione strutturale al problema, mettendo fine a interventi spot che ci sono stati finora. Interventi sicuramente utili, ma parziali".

Il commissario straordinario dell'Inps, Vittorio Conti, durante le Giornate della previdenza Cgil ha affermato che il tavolo sugli esodati "dovrà riesaminare il tutto.

Lo spirito è riuscire a capire cos'altro è possibile fare e mettere ordine" considerando i diversi provvedimenti che "si sono susseguiti e creato sovrapposizioni".

L'obiettivo condiviso è quindi trovare una soluzione definitiva: il ministero ha ipotizzato da tempo uno scivolo previdenziale, ma il problema sono, come sempre, i costi e le coperture economiche.

Riforma pensioni 2014: le minime nel mirino di Berlusconi e Cgil

Sull'argomento riforma delle pensioni è tornato ad intervenire, dopo molto tempo, anche Silvio Berlusconi. Ospite a Pomeriggio 5, il leader di Forza Italia si è soffermato sulla condizione di coloro che ha definito "i suoi coetanei": "Quando vinceremo le prossime elezioni politiche - ha affermato - e torneremo a governare l'Italia, rifaremo quello che già abbiamo fatto tredici anni fa, cioè alzeremo le pensioni minime di anzianità, portandole questa volta a 800 euro".

Stesso focus per un sindacato molto distante dalle posizioni dell'ex Cavaliere la Cgil: Carla Cantone, segretario generale dello Spi Cgil, ha affermato sempre a Rimini che "se Renzi volesse cominciare a cambiare la tendenza, ad 'accarezzare' i pensionati e non ad attaccarli, dovrebbe cominciare proprio adesso estendendo il bonus fiscale ai pensionati e non aspettare il 2015 per alzare le pensioni minime, come ha annunciato".