"Per l'Europa è il momento di cambiare": così si esprime il premier Renzi all'indomani del successo del Partito Democratico alle elezioni europee. E' giunto allora anche il momento di cambiare" verso" in Italia sulla materia pensionistica? ll prossimo 13 giugno, si potrà capire come realmente il governo abbia intenzione di muoversi con il piano prepensionamenti proposto dal ministro della pubblica Amministrazione, Marianna Madia, sia per gli statali che per il settore privato, così come da sempre sostenuto dal presidente della commissione lavoro Cesare Damiano: "Non concordiamo sul fatto che possano esserci anticipazioni, anche brevi, dell'età del pensionamento rispetto all'attuale normativa se questo non riguarda anche i lavoratori dei settori privati.

Se si pensa ad un intervento strutturale che per noi significa utilizzare nuovamente le quote o la flessibilità, dovrà essere una soluzione omogenea per tutti i settori di lavoro, pubblici e privati".

Di sicuro l'esito di un nuovo incontro tecnico tra INPS, MEF e Commissioni Lavoro, alla presenza del ministro del Lavoro Poletti, sarà di fondamentale importanza.

Orecchie puntate dunque su Renzi, Madia e Poletti per conoscere le reali intenzioni del governo sulle Pensioni.

E su quota 96 scuola quali le novità?

I quota 96 scuola non dimenticano l'impegno preso, prima delle elezioni europee, dal ministro dell'istruzione, Stefania Giannini a proposito della loro vicenda: "I conteggi relativi al caso pensioni quota 96 della scuola sono stati fatti; non si tratta di cifre esplosive; la questione potrebbe risolversi nel breve ma non prima delle europee".

Ora che le elezioni si sono svolte essi si aspettano il rispetto degli impegni presi dalla ministra. Docenti e personale Ata si aspettano che il governo non li deluda nuovamente.

La posizione di Damiano e di Boccia

A tener desta l'attenzione sui quota 96 ci pensano Cesare Damiano e Francesco Boccia."Con il Presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia - afferma Damiano sul proprio blog ufficiale - abbiamo inviato nei giorni scorsi una lettera al Premier Matteo Renzi ed ai ministri competenti per sollevare, per l'ennesima volta, il problema di quota 96 degli insegnanti.

Abbiamo ricordato l'errore commesso dall'allora ministro Fornero che confuse l'anno solare con quello scolastico, impedendo a molti insegnanti di poter andare in pensione". Ricordiamo che si tratta di 4.000 persone e che esiste anche la copertura finanziaria, circa di 400 milioni di euro spalmati nell'arco di tre anni. In questo modo si salvaguardano anche 4000 precari in attesa da anni di una stabilizzazione che tarda a venire.

La scadenza è fissata al 15 giugno

La prossima scadenza per l'odissea dei quota 96, fissata al 15 giugno, diventa fondamentale: l'esecutivo dovrà reperire i fondi per il collocamento a riposo di detta categoria. L'auspicio è che non si abbiano più rinvii Il tempo stringe e fine dell'anno scolastico si avvicina

Il presidente del Consiglio sarà tanto sensibile al problema da risolverlo in tempi veramente brevi?