Oggi 17 aprile 2014 può essere un giorno molto importante per la politica italiana, visto che a distanza soltanto di una settimana dalla sua presentazione il Def 2014 arriva alla camera. Si attendono le ultime notizie su molti fronti, tra cui quello molto delicato della Riforma Pensioni di Renzi.

Ultime notizie sulle pensioni quota 96 nel Def

Il via libera al Def 2014 è stato dato ieri dalla Commissione Bilancio e dal presidente Francesco Boccia ed ora il testo è a montecitorio. Cerchiamo di fare subito il punto sui quota 96: le notizie dei giorni scorsi non sono state confortanti, con la bocciatura in commissione bilancio della camera che non ha accettato di inserire questo problema nel Def.

Per i quota 96 però non tutto è perduto dal momento che sono molti i deputato pronti a schierarsi a favore di questi "esodati della scuola" per cercare di risolvere il problema e sono sia a destra che a sinistra. Il presidente della Commissione bilancio Boccia aveva già detto nei giorni scorsi che non avrebbe firmato il def alla camera se nn fossero state trovate le coperture e la stessa cosa ha fatto anche l'On. Barbara Saltamartini del NCD scrivendo su twitter: "Inseriremo i quota96 nel DEF e lo voterò solo se il problema degli insegnanti coinvolti sarà risolto" Anche i deputati del M5S hanno mostrato il loro disappunto per questa situazione, non tutte le speranze quindi sono finite e potrebbe arrivare un'emendamento o qualche altro escamotage da parte dei gruppi parlamentari per far inserire questa modifica sulle pensioni dei quota 96 nel Def.

Pensioni Renzi: aumento delle minime nel 2015

In queste ore si è trattato anche un altro tema spinoso riguardante la riforma delle pensioni di Renzi, ossia quello dell'aumento delle pensioni minime per chi è già andato in pensione e percepisce meno di 1000 euro al mese. Renzi ha annunciato che è sua intenzione aumentare questi assegni pensionistici, ma ha anche parlato di una data: il 2015.

Insomma bisognerà aspettare il prossimo anno e per adesso l'unica cosa certa di questo tema è che non sarà nel Def e che si affronterà tra un anno. I fondi e le risorse ci sono, ma per quest'anno la priorità del governo è il taglio dell'irpef per i redditi fino a 25.000 euro (i famosi 80 euro in busta paga) ed eventualmente nuove misure di prepensionamento, come quelle spiegate ieri da Poletti di cui vi abbiamo già ampiamente parlato.