Il sussidio di disoccupazione Aspi è un trattamento economico che spetta, dopo esplicita richiesta, a determinate categorie di lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il posto di lavoro. Questa tipologia di contributo di disoccupazione non va confusa con l'indennità di disoccupazione ordinaria. Facciamo adesso un resoconto su tutti gli aspetti tecnici ed economici che riguardano l'Aspi.

Requisiti per richiedere il sussidio di disoccupazione Aspi

Come già detto l'Aspi 2014 spetta ai lavoratori dipendenti ma non solo; infatti vi è stato un allargamento anche ad altre tipologie di lavoro come: apprendisti, lavoratori precari nella PA e nella scuola, e lavoratori che svolgono lavoro subordinato nelle cooperative.

Per ottenere il sussidio inoltre bisogna essere stati licenziati in modo involontario o per giusta causa è l'interessato deve dimostrare di essere disponibile a rientrare immediatamente nel mondo del lavoro facendosi rilasciare un documento Ufficio di Collocamento. Terzo, bisogna dimostrare per ottenere l'Aspi, di aver versato durante il biennio del periodo lavorativo antecedente un anno di contributi oppure di essere stati assicurati per 2 anni. Per la Mini-aspi invece bastano solo 13 settimane di contributi.

Modalità di presentazione della domanda Aspi e procedure di calcolo

Le domande per la richiesta di sussidio di disoccupazione Aspi devono essere inoltrate obbligatoriamente per via telematica; se il disoccupato non ha dimestichezza con la rete però può sempre chiedere aiuto ad un Contact Center (803164 rete fissa) oppure può rivolgersi a degli intermediari come i Patronati.

Per quanto concerne il calcolo della mini Aspi, il sussidio ammonta al 75% della retribuzione mensile media calcolata negli ultimi due anni, e non può superare il tetto dei 1180 euro.