Riforma Pensioni 2014, pensione anticipata e prepensionamento statali, ma anche pensione per i quota 96, gli esodati e ricongiunzioni onerose: questi i temi caldi che deve affrontare il Governo e per i quali Cesare Damiano auspica ad una risoluzione che non provochi diseguaglianza.

Riforma pensioni 2014, prepensionamento statali: la proposta della Madia

Dal piano Cottarelli sulla spending review che ha prodotto 85mila esuberi nella Pubblica amministrazione, il ministro Marianna Madia ha parlato di prepensionamento, quindi accesso alla pensione anticipata per dipendenti statali in esubero con le vecchie regole antecedenti ala riforma pensioni Fornero.

Un prepensionamento per 85mila statali che porterà, come ha sottolineato lo stesso ministro Madia, alla staffetta generazionale tanto ambita e quindi l'uscita dal mondo del lavoro delle vecchie generazioni e l'entrata dei nuovi. Un'operazione queste del prepensionamento statali che, secondo il ministro Madia, porterà a notevoli risparmi.

Prepensionamento statali: il no della Ragioneria

Al contempo la stessa Ragioneria Generale dello Stato ha etichettato la proposta di prepensionamento statali della Madia come una normativa costosa che richiede lo stanziamento di adeguate coperture finanziarie.

Riforma pensioni e prepensionamento: il commento di Damiano

Commenta queste opposte considerazione, Cesare Damiano, Presidente della Commissione lavoro alla Camera, secondo cui nella diatriba tra Madia e Ragioneria Generale dello Stato, di solito ad averla vinta è quest'ultima che giudica sulla copertura finanziaria delle leggi.

Quindi, secondo Damiano, la proposta di prepensionamento statali della Madia è destinata a naufragare?

Prepensionamento, esodati, quota 96: riforma pensioni a 360 gradi

Il presidente che si è speso molto nella sua attività parlamentare per il caso esodati soprattutto, il pasticcio creato dalla riforma pensioni Fornero, si auspica in ogni caso che il governo ritorni prepotentemente a parlare di riforma pensioni e introduca quel criterio di flessibilità nel sistema previdenziale italiano, prendendo spunto dalla Germania.

Dall'altra parte Damiano chiede un intervento sulla riforma pensioni a 360 gradi: il governo non può, secondo Damiano, intervenire solo nel settore pubblico, ma ci deve essere un coordinamento tra il ministro Madia e il ministro del lavoro, Giuliano Poletti.

Riforma pensioni 2014 deve significare, secondo Damiano, un intervento sulla pensione statali e quindi prepensionamento, ma anche una risoluzione definitiva per il problema degli esodati, delle ricongiunzioni e della quota 96 altrimenti si creerebbe una insostenibile disuguaglianza e un pesante conflitto sociale. Infine il presidente fa un appello al Governo, ossia quello di approvare la proposta di legge sulla pensione anticipata a 62 anni e con 35 anni di contributi, e un taglio sull'assegno Inps.