Sul tema Riforma Pensioni il dibattito è acceso più che mai. L'opinione pubblica si domanda cosa potrebbe cambiare nel sistema previdenziale italiano per esodati, Quota96, precoci e per coloro che svolgono mansioni usuranti alla luce dei nuovi annunci fatti dal Governo Renzi sulle pensioni.

Riforma pensioni, pensionati: aumenta l'assegno dal 2015?

Renzi ha promesso una riforma pensioni che dal 2015 ritocchi verso l'alto gli assegni dei pensionati che percepiscono meno di 1000 euro al mese. I sindacati hanno chiesto invece al premier di intervenire subito.

Stando alle ultime dichiarazioni di Renzi pare che, risorse permettendo, anche pensionati, lavoratori a partita Iva ed incapienti potrebbero usufruire del bonus irpef.

Riforma pensioni, esodati, Quota 96: cambiamenti in vista?

Tra le altre discussioni vive al Governo vi sono questioni spinose già lasciate irrisolte dal precedente governo Letta, come la situazione degli esodati, dei Quota 96 della scuola e dei lavoratori precoci nonché di coloro che svolgono mestieri usuranti che da tempo confidano nella risoluzione della loro situazione previdenziale.

Qualcosa sul fronte riforma pensioni pare muoversi: entro fine mese vi sarà un tavolo tra Inps, Commissioni Lavoro e Bilancio e parti sociali che dovrebbe portare a risolvere definitivamente la questione esodati, grazie anche all'impegno di Cesare Damiano.

Inoltre, nel Def 2014 il governo si è impegnato a trovare i soldi per risolvere anche la questione dei Quota 96 della scuola, coloro che pur avendo 61 anni d'età e 35 di contributi, a causa di un errore insito nella Riforma Fornero, non sono riusciti ad accedere alla pensione.

Riforma pensioni, pensione anticipata: Poletti e Madia, a che punto siamo?

Le nuove proposte del ministro Poletti sulla flessibilizzazione in uscita fanno ben sperare nell'approvazione dell'uscita anticipata che permetterebbe specie ai lavoratori precoci e a quelli che lavorano in condizioni usuranti di accedere anticipatamente alla pensione.

Poletti spiega che "C'è un'ipotesi di lavoro per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perde il posto allo studio del governo. Sto lavorando a un'idea molto semplice: ti manca un anno al pensionamento? Ti dò un assegno che non è la pensione fino a quando raggiungi i termini. Per questo anno la tua impresa continua a pagare i contributi previdenziali come tu fossi tornato a lavorare e l'assegno che ti ho dato un po' me lo restituisci nei tuoi 30 anni di pensione e un po' te lo paga lo Stato".

Gli occhi sono inoltre puntati all'appuntamento del 30 aprile dove vi sarà la presentazione della riforma della pubblica amministrazione promossa da Madia, riguardante l'eventualità di prepensionare per 85 mila dipendenti pubblici al fine di lasciare posto ai giovani. A questa data, nonostante le polemiche tra pubblico e privato, si guarda con apprensione per capire quali saranno gli orientamenti del governo.

Si riuscirà a fronte di tutte queste novità a ridare speranza a Quota 96, esodati, precoci e lavoratori usuranti? Vi terremo aggiornati.