La riforma delle Pensioni 2014 è sempre al centro del dibattito politico. Le ultime novità riguardano le dichiarazioni del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che ha affermato di stare studiando un nuovo meccanismo per la pensione anticipata per chi perde il posto di lavoro (al momento la proposta è stata solo abbozzata) e ha annunciato l'apertura di un tavolo di confronto con Inps e Commissione Lavoro sugli esodati. E intanto uno dei temi più bollenti è ancora quello dei Quota 96 della scuola, in attesa di sapere se nel Def ci sarà spazio per loro.

Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

Riforma pensioni, Poletti e il pensionamento anticipato

Allo studio del governo Renzi c'è ''un'ipotesi di lavoro per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perda il posto'': lo ha assicurato, facendo scalpore, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel corso di un videoforum su Repubblica Tv.

''Sto lavorando a un'idea molto semplice, - ha spiegato il ministro - ti manca un anno al pensionamento? Ti dò un assegno che non è la pensione fino a quando raggiungi i termini. Per questo anno la tua impresa continua a pagare i contributi previdenziali come tu fossi tornato a lavorare e l'assegno che ti ho dato un po' me lo restituisci nei tuoi 30 anni di pensione e un po' te lo paga lo Stato''.

Riforma previdenziale verso una nuova organizzazione, quindi? La flessibilità di Poletti non ha molto a che spartire con la proposta di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera (che prevederebbe la possibilità per il lavoratore di scegliere la pensione anticipata in cambio di una penalizzazione economica sull'importo dell'assegno, o di posticipare il ritiro dall'attività, usufruendo di un incentivo, tra i 62 e i 70 anni).

L'idea sembra, semmai, più simile alle ipotesi di prestito pensionistico presentate dal predecessore di Poletti, Enrico Giovannini.

Riforma pensioni, il tavolo sugli esodati e Damiano

Nel corso della stessa intervista, Poletti ha annunciato "l'apertura, dalla prossima settimana, di un confronto con l'Inps e le commissioni Lavoro per gli esodati''.

Damiano esulta in un intervento riportato dall'Ansa: "L'iniziativa del ministro Poletti è positiva e va nella giusta direzione". Ma il presidente della Commissione Lavoro afferma di ritenere "che per rendere efficace il confronto sia necessario avere al tavolo anche il ministero dell'Economia, perché il nodo delle coperture finanziarie è decisivo per una soluzione strutturale del problema".

Pensioni Quota 96: in attesa del Def, PD spaccato? 

I Quota 96 della scuola, reduci dall'ennesimo no del governo, attendono comunque con impazienza la presentazione della versione definitiva del Def di Renzi. Molti partiti (Movimento 5 Stelle e Nuovo Centro Destra in testa) si sono già mobilitati per chiedere ancora una volta una pronta risoluzione della questione, ma la battaglia più accesa ora sembra essere all'interno della maggioranza, e anche dello stesso Partito Democratico. 

Sì, perchè un membro di spicco del partito di Renzi e uno del NCD hanno dichiarato che non voteranno il Def se al suo interno non saranno contenute le risorse per i cosiddetti "esodati della scuola".

Si tratta di Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, e Barbara Saltamartini, portavoce del partito di Alfano. 

Basteranno queste prese di posizione a convincere Renzi?