Staffetta generazionale? "Spero vivamente che si faccia": a intervenire nel dibattito sui possibili prepensionamenti nella Pubblica Amministrazione, proposti dal ministro Marianna Madia, è, ultimo in ordine di tempo, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, intervistato sul tema da Rai Radio 1.

Il perchè di questa posizione è presto spiegato: "Da 15 anni - afferma - non facciamo turnover: quando la gente va in pensione non viene rimpiazzata da giovani, e questo è ancor più grave nell'era digitale. Ci vuole una mentalità digitale, e i giovani, francamente, ce l'hanno".

"Detto questo - prosegue Bonanni - bisogna però anche fare un piano, perchè bisogna sapere quali giovani, e per fare cosa. La Pubblica Amministrazione è una sorta di selva inesplorata, e ha mille facce. Ci vuole un piano industriale che possa stabilire i dettagli nei minimi particolari".

"Meritoria l'idea di forzare la mano per inserire i giovani, ma bisogna sapere cosa devono fare questi giovani, e poi come possono entrare, perchè sappiamo che le casse dello stato sono esangui".

Riforma PA e riforma pensioni: 'pensione anticipata per tutti' chiedono Damiano e Camusso

L'intervento di Bonanni è solo l'ultimo in ordine di tempo sull'ipotesi di staffetta generazionale nel settore pubblico.

Un argomento che è stato ormai a diritto inserito nel più ampio dibattito sulla riforma delle Pensioni. Molti, primi tra tutti Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, e Susanna Camusso, segretario Cgil, chiedono a gran voce che i prepensionamenti siano attuati ma estesi anche al settore privato.

"In Italia il sistema pensionistico - ha affermato negli scorsi giorni Damiano, in un intervento su Adnkronos - è un sistema uniforme, omogeneo, tra pubblico e privato: non si può cambiarlo solo da una parte e tornare alle 'baby pensioni'".

L'ipotesi ventilata dalla Madia è quella di garantire la pensione con i requisiti pre-Fornero a migliaia di dipendenti pubblici. "Perché il pubblico può tornare al passato e il privato no? - è la domanda della Camusso - Chiediamo una soluzione universale, che riguardi tutti, non solo i lavoratori pubblici".