Giungono importanti novità in merito al capitolo riforma Pensioni 2014; il direttore generale dell'INPS Mauro Nori ha infatti aperto alla possibilità che venga istituito un sistema pensionistico flessibile che si basi sul ricorso al prepensionamento, il tutto in un'ottica di sistema di regole condiviso tra Governo e Parlamento.



A fargli eco il ministro del lavoro Poletti, che sempre in tema di riforma pensioni 2014, prepensionamenti ed esodati ha sottolineato come sia necessario 'creare dei meccanismi che consentano un'uscita anticipata a costo zero'.





A proposito di esodati e riforma pensioni 2014 si è espresso anche il presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che ha salutato con favore l'avvio del tavolo di consultazioni pro vicenda esodati previsto per la prossima settimana, sottolineando però come anche il ministero dell'Economia debba farne parte.



Sempre in tema di riforma pensioni 2014 tiene infine banco il caso dei Quota 96 della Scuola, per i quali la presentazione del DEF non ha purtroppo prodotto i risultati sperati.

Riforma pensioni 2014: prepensionamento tra DEF, INPS e parole Poletti



Come accennato in apertura, paiono estremamente numerose le novità in tema di riforma pensioni 2014, a cominciare dall'apertura alla possibilità di avere a che fare con un sistema pensionistico flessibile e basato sull'adozione dell'istituto del prepensionamento: 'Il tema oggi non è più quello di alzare l'età pensionabile - ha sottolineato il ministro Giuliano Poletti al videoforum di Repubblica Tv - bisogna invece creare meccanismi che consentano un'uscita anticipata a costo zero per lo Stato. In questo senso stiamo pensando a forme flessibili di prepensionamenti'.



Dunque una riforma delle pensioni 2014 che preveda la creazione di un sistema flessibile e in grado di 'assorbire' l'istituto del prepensionamento: 'L'introduzione della flessibilità dell'età pensionistica è fattibile, nel momento in cui il Governo e il Parlamento definiranno le regole - ha dichiarato il direttore generale dell'Inps Mauro Nori commentando le parole pronunciate da Poletti in tema di prepensionamenti - noi siamo in grado di applicarla'.



A battere la stessa direzione la risoluzione di maggioranza approvata sul DEF, dalla quale emerge l'impegno assunto dal governo nel 'valutare la reintroduzione di meccanismi di flessibilità di uscita rispetto ai nuovi limiti anagrafici, attraverso un sistema di incentivi e disincentivi'.

Riforma pensioni 2014, esodati: tavolo di confronto operativo dalla prossima settimana, Damiano vuole anche il MEF



Importanti novità giungono anche sul fronte esodati; parlando della loro soluzione e in generale di una riforma delle pensioni 2014, Poletti ha infatti confermato che la prossima settimana si terrà un tavolo di confronto che coinvolgerà l'INPS e le commissioni Lavoro di Camera e Senato, ma il più grande auspicio del presidente della stessa commissione Lavoro, Cesare Damiano, è che vi prenda parte anche il MEF: 'Noi riteniamo che per rendere efficace il confronto sul caso esodati sia necessario avere al tavolo anche il ministero dell'Economia, perché il nodo delle coperture finanziarie è decisivo per una soluzione strutturale del problema'.

Riforma pensioni 2014, Quota 96 e DEF: ancora un nulla di fatto, tensione alle stelle



Sempre in tema di riforma pensioni 2014 bisogna purtroppo registrare l'ennesimo nulla di fatto in merito al caso dei Quota 96 della Scuola; a margine della presentazione del DEF, avvenuta ieri in Parlamento, non era ovviamente presente alcun cenno in merito alle risorse economiche pro pensionamento della categoria, ma 'tra gli impegni assunti dal governo e previsti nella risoluzione di maggioranza attraverso la quale è avvenuta l'approvazione del DEF medesimo - ha sottolineato Manuela Ghizzoni - vi è quello a provvedere […] alla soluzione del problema dei lavoratori cd. quota 96 […]'.



Tradotto, 'alla Commissione Bilancio il governo non potrà più presentarsi affermando di non aver trovato adeguata copertura'. Di certo un passo inavanti ma non decisivo come ci si attendeva, dato che di 'impegni' il governo ne ha assunti molteplici senza mai rispettarli in pieno.