Riforma Pensioni 2014, pensione anticipata per tutti, nonsolo per lavoratori statali: la leader della Cgil Susanna Camusso pressa sul Governo Renzi su lavoro e pensioni erespinge la proposta dei prepensionamenti soltanto per i lavoratori pubblici enon per i privati annunciata dal ministro della Pubblica amministrazioneMarianna Madia e che ha sollevato scontri e polemiche.

Riforma pensioni 2014, prepensionamenti, Cgil: ‘Pensioneanticipata per tutti non solo per gli statali’

“Dobbiamo garantire ai lavoratori poveri, giovani, atipici,di concorrere – ha detto il segretario generale della Cgil Susanna Camusso al XCongresso nazionale della Filt Cgil a Firenze - anche loro a una sistema chegli permetterà di avere una pensione dignitosa”.

“Dobbiamo riaprire una vertenza sulle pensioni– ha sottolineato la Camusso nel suo intervento conclusivo parlando di prepensionamenti e riforma pensioni 2014 - e per farlo abbiamo bisogno di costruirealleanze, la prima con Cisl e Uil e il resto del mondo”. “Ma bisogna avere un’idea di cambiamento perchétornare a come era una volta farebbe piacere a qualcuno, ma scaverebbe un solcocon i giovani, con quelli che così una pensione dignitosa non ce l'avranno mai”.

Riforma pensioni 2014, pensione anticipata, Cgil: ‘Servesoluzione universale’

Sulla proposta di pensione anticipata per i lavoratoristatali annunciata dal ministro della Pubblica amministrazione eSemplificazione Marianna Madia la leader della Cgil Susanna Camusso chiede alGoverno Renzi “una soluzione universale- ha detto la sindacalista parlando dei prepensionamenti - che riguardi tutti e non soltanto i lavoratori pubblici, e questa sarà lamodalità con cui valutare l’insieme delle politiche sul lavoro e sulle pensionida parte del Governo Renzi.

Tutti si chiedono – ha detto la Camusso nel suointervento – perché il pubblico può tornare al passato e il privato no?”.

“Nelle assemblee – ha detto la Camusso facendo autocritica -spesso ci hanno rimproverato che abbiamo fatto troppo poco quando il governoMonti fece la legge sulle pensioni, su questo – haaggiunto - dobbiamo fare una riflessione”.